L’Italia è sulla strada giusta in tema di mobilità sostenibile. Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, durante il suo intervento al Consiglio Europeo dei Trasporti in corso a Lussemburgo.
In particolare, il ministro ha sottolineato come l’Italia stia portando avanti, anche attraverso gli strumenti offerti dal PNRR, il suo impegno nella transizione ecologica e nello shift modale gomma-ferro, un intervento importante per il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Patto Verde Europeo.
“L’esperienza italiana conferma l’importanza di investire risorse nel settore ferroviario e il PNRR prevede pertanto ingenti stanziamenti per il rafforzamento e il rilancio della rete ferroviaria, sia per il traffico passeggeri che merci”, ha sottolineato Giovannini che ha anche elencato gli obiettivi dei principali progetti del PNRR e relativi stanziamenti: potenziare il trasporto ferroviario, in particolare al Sud, anche per favorire il superamento di disparità socio-territoriali, sviluppo dell’intermodalità, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie, connessione di porti e aeroporti, miglioramento delle connessioni ferroviarie nelle aree interne e aumento della competitività e connettività del sistema logistico intermodale.
Lo shift modale, che come affermato dal ministro potrà portare a un abbattimento delle emissioni annue di CO2 di 2,3 milioni di tonnellate, sarà favorito dagli investimenti (pari a 25 miliardi di euro) per lo sviluppo delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità, con l’obiettivo di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e di triplicarlo entro il 2050. 5,45 miliardi di euro saranno poi destinati al potenziamento delle reti regionali e all’elettrificazione e al miglioramento dei collegamenti ferroviari con porti e aeroporti; 3 miliardi saranno indirizzati al programma di potenziamento dei nodi ferroviari nelle aree urbane; 700 milioni serviranno per la riqualificazione di 30 stazioni strategiche dal punto di vista trasportistico e altri 3 miliardi saranno dedicati all’ulteriore sviluppo del sistema ERTMS, a conferma della specifica attenzione sulla sicurezza.
“Riteniamo fondamentale che queste misure si inseriscano in un quadro europeo sempre più coordinato e integrato”, ha concluso Giovannini che, a tal fine, ha rinnovato la proposta di un confronto promosso dalla Commissione Europea e dalla Presidenza entrante sulle previsioni dei singoli PNRR nazionali per stimolare sinergie costruttive tra gli Stati membri e avanzare nella maniera più coerente ed efficiente a livello europeo.