Nel 2015, 193 Paesi delle Nazioni Unite hanno adottato un programma d’azione sulla sostenibilità, concetto declinato ad una molteplicità di settori e ambiti. Il piano contiene 17 Obiettivi Programmatici, parte della nuova Agenda 2030, noti come Sustainable Development Goals (SDGs), a titolo esemplificativo possiamo citare alcune di queste sfide: 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile; 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni; 9. Infrastrutture resistenti, industrializzazione sostenibile e innovazione; 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo; 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere i cambiamenti climatici; 17. Rafforzare i mezzi di attuazione degli obiettivi e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
I principali attori e destinatari degli Obiettivi restano gli Stati che, attraverso le loro politiche, devono promuoverne l’attuazione. Non possono tuttavia passare inosservati altri destinatari parimenti importanti, i giovani. Il piano è infatti lungimirante, guarda al futuro del pianeta e delle prossime generazioni. I dati però sembrano fotografare un’altra realtà: solo 4 giovani intervistati su 10 ha ben chiaro il concetto di sostenibilità, mentre 6 su 10 non credono di essere loro gli attori del cambiamento, bensì ritengono che la questione debba essere delegata alle future generazioni[1]. Occorre quindi correre ai ripari per diffondere e coinvolgere i giovani alla sostenibilità. Come? Partendo dalla scuola e da una proposta formativa adeguata. Prevedere corsi ad hoc che illustrino i vantaggi e benefici economici, sociali e produttivi legati alla sostenibilità: solo attraverso campagne informative ed educative possiamo formare giovani, nonché la futura classe produttiva (e dirigente) del Paese, sensibili e responsabili alla tematica in oggetto.
Il concetto di sostenibilità è spesso legato a quello di risparmio, alla riduzione dei consumi, agli sprechi, alimentari, idrici, energetici e, più in generale, delle risorse. Questo significa che anche i giovani devono essere educati ad un uso responsabile dei mezzi, incentivandoli ad utilizzare il trasporto pubblico, mezzi a basso impatto ambientale, a sfruttare maggiormente percorsi pedonali o ciclabili che, oltre all’ambiente, sottraggono i ragazzi da una vita sedentaria e poco salutare. L’informazione conduce alla riflessione, al ragionamento libero ed incondizionato per compiere scelte consapevoli.
Senza conoscenza e consapevolezza, il cambiamento non potrà aver luogo, o probabilmente avverrà, ma con effetti nel solo breve periodo, senza lasciare traccia di sé nel lungo periodo.
[1] Indagine Fondazione Barilla e IPSOS, Giovani e SDGs: pochi conoscono il ruolo dell’alimentazione, giugno 2019.