La Commissione europea ha approvato un emendamento al quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato, adottato il 23 marzo 2022 per sostenere l’economia a seguito della guerra tra Russia e Ucraina.
La modifica consente agli Stati membri di concedere aiuti di importo limitato alle imprese colpite dal caro energia, con il tetto fissato a 500.000 euro. (precedentemente era stato fissato a 400.000) per tutti i settori, esclusa pesca ed agricoltura. Inoltre sono state introdotte misure per finanziare le energie rinnovabili e per facilitare la decarbonizzazione dei processi industriali. Per quanto riguarda il primo caso, gli Stati membri possono istituire regimi di investimento nelle energie rinnovabili, compresi idrogeno, biogas e biometano rinnovabili, stoccaggio e calore rinnovabile, con procedure di gara semplificate che possono essere rapidamente attuate, includendo nel contempo garanzie sufficienti per proteggere la parità di condizioni.
Inoltre, per accelerare ulteriormente la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, gli Stati membri possono sostenere gli investimenti per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, in particolare attraverso l’elettrificazione, l’efficienza energetica e il passaggio all’uso di idrogeno rinnovabile e basato sull’elettricità che soddisfa determinate condizioni.
Gli aiuti nell’ambito delle ultime due sezioni possono essere concessi fino al 30 giugno 2023.