Il 30 giugno 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Lavoro e Imprese per aggiustare il tiro su alcune questioni urgenti. Tra le altre novità, la riunione di Governo ha dato il via libera allo stanziamento di ulteriori 600 milioni di euro per la misura a sostegno degli investimenti delle PMI utili ad acquistare o ad acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, ma anche software e tecnologie digitali.
Accanto alle nuove risorse, il DL n. 99/2021 prevede anche una semplificazione delle procedure di accesso al contributo: l’erogazione del contributo in un’unica soluzione, valida per le domande dal 1° gennaio 2021, viene applicata anche alle restanti quote delle richieste
La Nuova Sabatini, l’agevolazione destinata a sostenere le PMI per acquistare o acquisire in leasing beni strumentali, viene gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico. Con il decreto direttoriale del 1° giugno 2021, il MISE ha disposto la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi per l’esaurimento delle risorse a disposizione.
Uno stop temporaneo in attesa di novità. Il Ministero, infatti, rassicurava: “Si fa presente che lo sportello potrà essere riaperto in tempi brevi qualora sia disposto il rifinanziamento della misura”.
La strada di accesso ai contributi della Nuova Sabatini, quindi, dovrebbe tornare presto percorribile: con il DL n. 99/2021, infatti, sono state stanziate nuove risorse per “assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese attuate ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69”. È così che si legge all’articolo 5 del nuovo Decreto Lavoro e Imprese.
Ma il rifinanziamento non è l’unica novità: i fondi in arrivo, infatti, serviranno anche a mettere in pratica la semplificazione prevista dallo stesso testo.
Si applicherà la nuova modalità di erogazione del contributo della Nuova Sabatini in unica soluzione anche alle quote restanti delle domande antecedenti al 1° gennaio 2021. Da quest’anno il MISE corrisponde gli importi che spettano alle PMI in un’unica tranche, anche per i finanziamenti di importo superiore a 200.000 euro.
Con le ultime novità approvate, la regola si applicherà anche alle vecchie richieste. In altre parole le imprese che hanno già ricevuto almeno la prima quota di contributo riceveranno, secondo criteri cronologici e nei limiti delle risorse autorizzate, le successive quote di contributo a cui hanno diritto in un’unica soluzione, anche se non espressamente richieste dalle PMI beneficiarie, a patto che le verifiche amministrative propedeutiche al pagamento diano esito positivo.