Invisibili sono le donne vittime di violenza in Italia: nel nostro Paese 1 su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita, ma non lo dice. Invisibili sono i bambini che spesso, nel 65% dei casi, assistono alle violenze sulle loro mamme. E Invisibili sono le tante donne che subiscono nel mondo, dalle bambine, 650 milioni, costrette a matrimoni precoci, alle vittime di mutilazioni genitali.
La raccolta fondi. Per loro WeWorld, organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 29 Paesi del Mondo, compresa l’Italia, lancia, in occasione dell’8 marzo, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #maipiùinvisibili dedicata alle donne vittime di violenza in Italia e nel mondo.
“Con questa campagna vogliamo restituire voce e visibilità alle tante donne oggi Invisibili. Invisibili perché talmente stremate dalla violenza e dalla violazione dei loro diritti, da augurarsi di scomparire, di non essere viste, non esistere per non subire più. Invisibili anche per la società che le circonda, che per non vedere si volta dall’altra parte. La violenza sulle donne è un problema che ci riguarda tutti e tutte, ma ognuno di noi può scegliere se voltarsi dall’altra parte o prendere posizione. Oggi con un sms possiamo fare un piccolo gesto concreto per fermarla” dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld.
#maipiùinvisibili: dall’1 al 15 marzo è possibile sostenere WeWorld e proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza, donando 2 euro con sms al numero solidale 45597 dai cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e CoopVoce o 5 e 10 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e Twt. Lo spot – si legge in una nota – parte dal racconto di Ledi Meingati, attivista Masai che lavora con WeWorld contro le mutilazioni genitali femminili. Al suo dolore si uniscono le voci delle donne o dei loro figli aiutate in questi anni dall’organizzazione a fuoriuscire dalla violenza: “Se racconto quello che mi fa, mi ammazza“, “Mia figlia grande ha visto tutto e ne è uscita devastata“, “prima di ucciderla mio padre ha picchiato mia mamma tutta la vita. Con #maipiùinvidibili, WeWorld chiede che questo silenzio non sia più tollerato. Perché di violenza si può sparire.
Testimonial della campagna saranno molti personaggi celebri del cinema, dello spettacolo e della televisione italiana: Rossella Brescia, Christiane Filangeri, Rocio Munoz Morales, Francesco Mandelli, Giulia Elettra Gorietti Riky Memphis, Francesca Senette e Federico Russo. I fondi raccolti con #maipiùinvisibili serviranno per sostenere il programma nazionale di WeWorld contro la violenza sulle donne che ha nella prevenzione e nella sensibilizzazione i propri strumenti fondamentali.
Gli obiettivi. A queste si unisce – prosegue WeWorld – l’intervento sul territorio che comprende: il presidio antiviolenza SOStegno Donna all’interno del Pronto Soccorso di un ospedale di Roma – un ambiente aperto h24 ore, sette giorni su sette per accogliere e proteggere le donne vittime di violenza e, se necessario, anche i loro figli e gli Spazi Donna WeWorld presenti a Napoli (Scampia) a Milano (Giambellino) e Roma (San Basilio), nati con l’obiettivo di far emergere il sommerso in quartieri difficili dove molto spesso la violenza sulle donne è talmente diffusa da essere giustificata e spesso nemmeno percepita persino dalle donne che la subiscono. In questi spazi ci rivolgiamo alle donne e ai loro bambini, per far emergere le situazioni più difficili e dare una risposta concreta. Ogni anno 1.000 donne, spesso con i loro figli, – conclude la nota – sono accolte e assistite grazie ai progetti di WeWorld.