Un morto e due feriti. E’ questo il tragico bilancio dell’incidente mortale avvenuto nella notte a Brindisi, nel quale un uomo di 57 anni, di origini campane ha perso la vita, durante alcuni lavori sui cavi di alimentazione della linea ferroviaria. L’uomo è rimasto folgorato. Sul posto polizia e vigili del fuoco. L’incidente si è verificato a Brindisi in via Cappuccini, sulla tratta per San Vito dei Normanni della linea Lecce-Bari, intorno all’una di notte.
La vittima e i feriti sono della provincia di Salerno, mentre l’impresa per la quale stavano effettuando l’intervento è di Roma. Secondo una prima ricostruzione, per consentire l’intervento era stata disattivata la tensione nei cavi su cui si doveva operare la squadra dell’impresa appaltatrice di Rfi, ma il cestello del braccio elevatore su cui si trovava la vittima ha toccato accidentalmente uno dei cavi che invece non doveva essere sottoposto a manutenzione, e in cui c’era corrente. Le indagini sulle dinamiche e le responsabilità eventuali del mortale incidente sono state affidate dalla Procura della Repubblica di Brindisi alla Polfer, intanto una prima informativa è stata consegnata al pm anche dalla Sezione volanti della questura.
“Pur dovendo ancora una volta rilevare che questi incidenti accadono perché i lavoratori non sono messi nelle condizioni di operare in sicurezza, ed ove ciò avvenga c’è comunque una componente che non permette loro di tutelarsi a fondo – scrive in una nota il segretario generale della Cgil Brindisina, Antonio Macchia – nonostante la normativa sia cogente in merito alla problematica in argomento, la sicurezza dei lavoratori rappresenta da sempre per le aziende un costo eccessivamente gravoso, che poi genera disgrazie di questo tenore. Alla luce di quanto accaduto, nel rispetto di quelle che saranno le indagini della Procura, si chiede un immediato tavolo in Prefettura, anche per discutere di quella che dovrebbe essere la norma sblocca cantieri. Una norma che, se messa in esecuzione, genererebbe contratti sempre più al ribasso, con sempre minori tutele per la sicurezza dei lavoratori.”