L’azienda Whirlpool sita in via Argine a Napoli, ha dato il via alla procedura di licenziamento previsto per i 340 lavoratori. L’annuncio, riportato dai sindacati, è avvenuto all’incontro on line organizzato dal Mise in cui partecipano i vertici della multinazionale e i sindacati.
Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia, ha affermato: “Siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia” tuttavia – hanno confermato i vertici dell’azienda – “A causa del forte calo della domanda della lavatrici prodotte a Napoli lo stabilimento è diventato insostenibile per Whirlpool. Per questo motivo, più di due anni fa l’azienda ha iniziato a discutere di potenziali scenari di transizione e a lavorare con i sindacati e gli stakeholder istituzionali – sia nazionali che locali – al fine di minimizzare l’impatto legato all’uscita di Whirlpool dallo stabilimento di Napoli. Non essendo emersa nessuna alternativa, il 31 ottobre 2020 è stata cessata la produzione nel sito”.
Per le parti sociali “E’ irragionevole non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori Whirlpool, che dovrebbero invece essere tutelati”, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.