“Napoli non molla”. I 5000 lavoratori di Whirpool Italia non mollano, domani 8 ore di sciopero in tutti i siti d’Italia e manifestazione a Roma con presidio alle ore 11 al Ministero dello Sviluppo Economico. Lo dichiara il Segretario nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis spiegando che il tavolo al MiSE con la multinazionale è necessario e urgente per dare seguito all’accordo del 2018-21 siglato nelle sedi ministeriali.
Gran parte di quell’accordo è rimasto disatteso da Whirlpool, infatti nell’intesa non si parla di dismissione del sito di Napoli, anzi vi sono destinati 14 milioni di investimenti e un piano di reindustrializzazione per 250 lavoratori del sito di Carinaro, per quest’ultimo oggi, solo 75 lavoratori sono stati ricollocati, con la beffa di essere in cassa integrazione. Mentre negli altri quattro siti produttivi del Gruppo gli investimenti concordati non sono stati completati e nel sito di Fabriano, nelle Marche, registriamo un preoccupante depotenziamento dei reparti di qualità e ricerca e sviluppo.
Il MiSE rispetto a ciò – prosegue Nobis – non può essere un osservatore passivo, deve farsi carico di questi gravi inadempimenti contrattuali e tracciare nuovi ipotesi occupazionali per recuperare queste mancanze. Le risorse previste dal PNRR a sostengo delle ripresa industriale sono un’occasione unica per trovare parte della soluzione alla vertenza Whirlpool.
Con lo sciopero dell’intera giornata nei sette stabilimenti del Gruppo nel nostro Paese e il presidio sotto sede MiSE a Roma, – sottolinea il segretario nazionale Fim Cisl – chiediamo con forza la riapertura del tavolo ministeriale. Le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Whirpool “non mollano” e si aspettano, sia dalla multinazionale che dal governo, dopo troppi promesse e propositi andati a vuoto, fatti concludenti che ridiano loro lavoro e prospettiva al loro futuro.