Si è appena concluso l’incontro sulla vertenza Whirlpool online tra organizzazioni sindacali, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, enti locali coinvolti, Invitalia e azienda. La sottosegretaria Todde, su domanda specifica della Fim Cisl, ha dichiarato che ci sono alcune manifestazioni d’interesse ma che saranno discusse solo se valutate realmente sostenibili e concrete e di non rincorrere le notizie riportate da alcuni organi di stampa questa mattina relative all’imminente acquisto di Smeg del sito di Napoli.
Alla luce del boom di vendita in Italia di elettrodomestici, tra cui anche le lavatrici, siamo a richiedere a Whirpool e Invitalia di aggiornare le valutazioni fatte nel 2019 che hanno portato a definire che lo stabilimento di Napoli “senza alcuna possibilità di recupero di quote di mercato a causa della mancata saturazione degli impianti”. Visto l’aumento di vendite di lavatrici è ancora così? Dobbiamo confrontarci su numeri, investimenti e prospettive di mercato.
Ci troviamo nella condizione di un accordo che prevede un piano industriale non rispettato, con 17 milioni mai spesi sul sito di Napoli. L’azienda conferma la non volontà di continuare la produzione di lavatrici sul sito di Napoli per mancanza di redditività e non risponde in merito alla mutata situazione del mercato che ha visto un aumento dei volumi produttivi di lavatrici rispetto a due anni fa. Abbiamo ribadito che gli ammortizzatori sociali rappresentano uno strumento e non la soluzione. La soluzione è infatti dare ai 357 lavoratori del sito di Napoli una prospettiva lavorativa certa, tema che va affrontato a partire da domani per non lasciare soli le lavoratrici e i lavoratori.
Gli esuberi strutturali continuano ad essere solo riferiti al sito di Napoli e Carinaro. Il 30 ottobre scorso il Premier Conte e i Ministri Patuanelli, Catalfo e Provenzano hanno promesso che una soluzione alla vertenza di Whirpool sarebbe stata trovata al più presto. Ad oggi il futuro dei 357 dipendenti è sempre più incerto; quando si siederà al tavolo il Ministro Patuanelli?
Abbiamo ribadito che gli investimenti compiuti sugli altri stabilimenti Whirlpool considerano in minima parte progetti di innovazione di prodotto e ricerca e sviluppo. Abbiamo chiesto infine con urgenza risposte circa la reindustrializzazione prevista dall’accordo 2018, sul sito di Carinaro. Ad oggi dei due progetti con il reimpiego di 180 dipendenti, solo il primo è in parte attuato coinvolgendo 75 lavoratori ex Whirlpool.