Domani al Mise in via Veneto è previsto il presidio dei dipendenti della Whirlpool di Napoli. Lo comunica in una nota il Segretario generale della Fim Cisl, Roberto Benaglia.
La mancanza di risposte circa il futuro dello stabilimento di Napoli, sia da parte di Whirlpool Italia che da parte della politica, sta aggravando le prospettive occupazionali dei 350 dipendenti. Una brutta notizia, che si somma alla grande incertezza e instabilità che il riaccendersi della pandemia ha diffuso, che mina la tenuta oltre che economica, anche sociale di un territorio complicato come quello partenopeo e del Mezzogiorno in genere, duramente colpito dalla crisi.
Ogni posto di lavoro legale in questi territori è un presidio di legalità che sottrae manodopera alla malavita organizzata. Per questo la scelta di Whirlpool di chiudere il sito di Napoli è estremamente grave. Questo drammatico risvolto sociale si somma anche alla pesante inadempienza della multinazionale americana rispetto agli accordi firmati con l’organizzazione sindacale e il Mise nel 2015 e 2018 dove si impegnava ad investire nei 7 stabilimenti italiani 800 milioni di euro e la garanzia del mantenimento occupazionale.
Dal giugno 2019 ad oggi abbiamo assistito ad continuo rimpallo di responsabilità tra la politica e l’azienda. Il gruppo nel 2020 ha avuto, inoltre, ottimi risultati nelle vendite e nella performance reddituali, anche grazie agli accordi sottoscritti con Fim, Fiom e Uilm e il Mise. In alcuni stabilimenti i piani d’investimento sono stati realizzati al 50/60% senza però coinvolgere in minima parte il sito di Napoli. Il Mise potrebbe promuovere azioni di sostengo a politiche di reshoring della componentistica che anche in molti altri settori della manifattura sta causando ritardi nella produzione per problemi di approvvigionamento. Invece in questi due anni la politica tutta ha solo rassicurato che da Napoli la Whirlpool non sarebbe andata via. L’unica certezza che oggi abbiamo e che al 31 ottobre 2020 l’azienda ha confermato l’intenzione di chiudere la produzione e mettere tutti i 350 dipendenti in cassa integrazione covid.
L’iniziativa di domani è importante per riportare sul tavolo del Ministro Giorgetti la vertenza Whirlpool come priorità. A questo governo chiediamo pertanto di far rispettare gli accordi sottoscritti al Mise e di dare risposte a 350 famiglie.