Raccogliere denaro tra amici sul web e acquistare un regalo, tramite il metodo della “colletta” online: è questo il servizio offerto da Growish, startup innovativa italiana, fondata da Claudio Cubito (nella foto). In particolare, nello sviluppo strategico e tecnologico di questa impresa, per il rilascio della nuova piattaforma digitale e del nuovo modello di business, il team di Growish è stato affiancato da Digital Magics.
“Growish è lo strumento piĂą semplice e sicuro per raccogliere le quote di un regalo da parte di piĂą persone che vivono in cittĂ , regioni e nazioni diverse – ha dichiarato Claudio, Co-Founder e CEO di Growish – Nei prossimi mesi sarĂ possibile anche acquistare una carta di credito MasterCard virtuale ricaricata con l’importo delle quote raccolte, e i cofanetti regalo di Emozione3. Con il supporto del Digital Magics LAB abbiamo fondato questa startup innovativa, e continuiamo a sviluppare tecnologia e prodotto per offrire agli utenti e ai nostri merchant partner un servizio di qualitĂ e immediato per la facilitĂ d’uso”.
I primi passi dell’impresa – “Il progetto è nato due anni fa, nel 2012 – spiega Claudio – Ed è partito da un mix tra un’esigenza e un’intuizione, fondandosi su un’esperienza personale. Nello specifico, io sono torinese, ma vivo a Milano, e ho diversi parenti in giro per l’Italia e per il mondo e quando dovevamo metterci d’accordo per fare un regalo i problemi erano sempre dietro l’angolo. Da una parte, infatti, era complicato decidere effettivamente cosa regalare e dall’altro era complesso capire in che modo procedere per la raccolta del denaro. A quel punto, dopo molte riflessioni, mi sono chiesto: “PerchĂ©, quindi, non dare la possibilitĂ alle persone non solo di creare una propria lista dei desideri, da condividere con amici e parenti, ma anche di utilizzare uno strumento per avviare la “colletta”per un regalo?”
Una volta aperta una “colletta”, si possono invitare gli altri partecipanti via e-mail o tramite Facebook. Growish, inoltre, permette agli utenti di raccogliere denaro, conservarlo sotto forma di moneta elettronica e destinarlo successivamente all’organizzatore della “colletta”, al destinatario o alle aziende partner della startup per acquistare il regalo.
Cosa significa dare vita a un’azienda? – “Growish ha preso forma da una vera e propria scintilla – continua Claudio – Per me il 2011 è stato l’anno della svolta, quando ho deciso – finalmente – che dovevo seguire quello che mi piaceva davvero e abbandonare, invece, ciò che non mi stimolava piĂą (ovvero il mio precedente lavoro nel settore chimico). E Growish è nato proprio sulla scia di questo spirito e di questa motivazione fortissima. Non è stato facile lasciare un posto fisso, sicuro (soprattutto considerando il momento che sta attraversando il nostro Paese), ma ho avuto la possibilitĂ di farlo anche grazie alla sicurezza economica che deriva da una societĂ di e-commerce di cui continuo a fare parte (sono nel Consiglio di Amministrazione, ma non sono piĂą operativo dopo la nascita di Growish).
Mi guardo indietro e sono contento della scelta che ho abbracciato, sono felice di aver portato un cambiamento forte in ciò che facevo: non volevo più continuare a mettere la mia vita nelle mani di qualcun altro, ma volevo riprenderla tra le mie mani e seguire le mie intuizioni, le mie passioni e il progetto che desideravo realizzare. Inoltre, questo è il settore del futuro e io amo mettermi in gioco continuamente. C’è un ultimo motivo, però, che mi ha spinto due anni fa a prendere questa decisione: volevo e voglio continuare ad essere un esempio per i miei figli. La sera, infatti, quando arrivavo a casa, li guardavo e pensavo: “Quando saranno grandi voglio che abbiano il coraggio di cambiare se qualcosa non riesce piùa essere uno stimolo per loro”. E così sto cercando di essere un esempio da seguire.
Avviare una startup: tra difficoltĂ e sacrifici – “Le difficoltĂ , soprattutto all’inizio, sono state molte – conclude Claudio – Prima di tutto, ci troviamo in un Paese in cui non si vedono piovere finanziamenti importanti quando c’è in gioco una buona idea (come accade magari negli Stati Uniti) e questo comporta una serie di conseguenze, non sempre accettabili da tutti: inizialmente, ad esempio, si deve lavorare senza ricevere alcun genere di compenso, dedicando tempo e risorse (anche economiche) e questo può rappresentare un grande problema per chi ha, ad esempio, piĂą di 40 anni e una famiglia da mantenere.
Alla luce di questa situazione di mercato, quindi, i progetti in Italia diventano più lenti, perché spesso si è costretti a portare avanti delle attività professionali parallele alla propria startup, per continuare a mantenere un’entrata economica. Non si riesce, perciò, a essere sempre concentrati, in tutte le fasi, e bisogna arrangiarsi con quello che si ha tra le mani.”
Per saperne di piĂą: pay.growish.com.