Al fine di dare l’opportunità di partecipare al maggior numero di studenti possibile, in modo da percorrere “una strada verso il lavoro”, la giunta esecutiva dell’Its Moda Pescara ha deciso di prorogare fino al 10 ottobre la data di iscrizione per i corsi 2016/2018. E’ da considerare, inoltre, che sono a disposizione anche 10 posti (cinque per ognuno dei due corsi) per studenti uditori.
Complessivamente sono 40 i posti disponibili per i due corsi di Tecnico superiore per il coordinamento dei processi di progettazione del prodotto modae di Tecnico superiore per il coordinamento dei processi di progettazione, branding, marketing e comunicazione del prodotto moda, a cui bisogna aggiungere i 10 da uditore. L’Its Moda Pescara ha sede nel palazzo della Provincia di Pescara, in piazza Italia 30 (info www.itsmodape.com, tel. 393 8126701 – indirizzi mail: [email protected] – [email protected]).
La scuola capofila è l’Itc Aterno-Manthoné, il presidente della giunta esecutiva è Italo Lupo. I soci fondatori sono l’università D’Annunzio Pescara, facoltà di Economia; l’Itc Aterno-Manthoné Pescara; l’Iis Pomilio Chieti, la Provincia di Pescara, la Camera di Commercio, la Cna, e le aziende Antica sartoria srl, De Thomas srl, Gianoli srl e il Polo Moda Inn. Ma cosa sono gli Its? Sono dei corsi post diploma rivolti a studenti che non intendono, o che non possono, frequentare l’università; a lavoratori espulsi dalla produzione che possono trovare così una concreta possibilità di riqualificazione e di ricollocamento.
Sono previste 900 ore di studio in aula e 900 ore di stage in azienda. Al termine del percorso formativo il Tecnico Superiore è in grado di inserirsi nelle aziende di settore per ricoprire mansioni nelle funzioni tecnica, creativa e di marketing, sfruttando la preparazione poliedrica e la versatilità delle competenze acquisite nelle lezioni teoriche consolidate attraverso la partecipazione agli stage nelle diverse aree aziendali. Il conseguimento del diploma di ITS dà, altresì, titolo all’inserimento agli studi universitari, con il riconoscimento di crediti da parte dei singoli atenei, ed è spendibile anche nei concorsi pubblici.