La vita di banca, dall’assunzione all’esodo, raccontata attraverso le vignette di un noto umorista, nonché egli stesso bancario in prima persona. “Una vita da bancario” è un libro per immagini che sviluppa il racconto comico di un percorso lavorativo in cui molti di coloro che oggi lavorano in banca potranno in più punti identificarsi.
La banca in questi ultimi 30 anni è molto cambiata e anche il mestiere del bancario lo è. I miti del posto fisso e dell’orologio d’oro, quale regalo di congedo al termine della propria carriera lavorativa, si scontrano con una realtà ben diversa, da anni in perenne veloce cambiamento, fatta di fusioni, cessioni di rami d’azienda, e ancora fusioni e che, in nome della flessibilità, richiede al bancario lo sviluppo di sempre nuove competenze, dal saper proporre i più complessi prodotti finanziari fino a quello di vendere i biglietti dell’autobus, preparare tisane o gonfiare i palloncini per la festa di carnevale della locale Pro Loco.
Così, partendo dall’osservazione diretta, quasi antropologica, degli usi e costumi della vita di banca, se così si può dire, Fleo, al secolo Alfio Leotta, sviluppa una serie di gag che in parte trasfigurano la banca in una sorta di luogo metafisico dove tutto è possibile ma che, attraverso un sorriso, ne svelano la vera essenza.
Dialoghi surreali tra bancari. I dialoghi surreali sovente ripropongono, trasfigurati in chiave comica, quelli che avvengono tutti i giorni sul posto di lavoro, dialoghi fatti di passaggi bruschi tra diversi argomenti, salti di livello, fraintendimenti, storture e incomprensioni che ci raccontano di una comunicazione quantomeno bizzarra, in cui la logica, se certo non è assente, comunque molto spesso segue di sicuro altre vie.
È in questo microcosmo che nascono così le battute tra l’impiegato e il suo pc che qui, da mero strumento informatico, assurge al ruolo di vero e proprio collega di lavoro, compagno di sventura, anch’esso imprigionato nella quotidiana routine delle procedure e del “fare budget”, ma anche pericoloso rivale in termini occupazionali. “Se sei saggio ridi” diceva un noto scrittore, e che ridere faccia bene alla salute non è solo la saggezza popolare a dirlo ma anche la scienza. Un sorriso accennato o una risata a crepapelle sono una forma di ginnastica che allena il cervello a essere più forte, elastico e capace di affrontare situazioni difficili e stressanti. Dunque leggere “Una vita da bancario” è anche terapeutico, specie per i bancari.
Chi è Alfio Leotta. Oltre che apprezzato disegnatore dall’inconfondibile tratto e dall’altrettanto riconoscibile disincantata vena satirica, è stato fino a un passato relativamente recente anche un bancario. Fantasia, creatività e la capacità di sintetizzare, per mezzo dei suoi personaggi dal naso prominente e gli occhi a palla, concetti e situazioni nei loro aspetti più caratterizzanti, hanno consentito all’autore lusinghiere affermazioni a numerose rassegne nazionali e internazionali di disegno umoristico.