Nella giornata di oggi abbiamo sottoscritto in sede nazionale gli accordi necessari per consentire di completare le uscite volontarie incentivate, già pattuite nelle precedenti intese sindacali sottoscritte in sede locale nel corso del 2021. Lo ha dichiarato il segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano in una nota.
La normativa emergenziale anti-covid aveva previsto la possibilità di uscire con lo strumento della Naspi, anche in presenza di interruzione consensuale del rapporto di lavoro. Dal primo gennaio 2022 per accedere alla Naspi è necessario l’accordo sindacale nell’abito della procedura dei licenziamenti collettivi.
Nello specifico, – riporta la nota del segretario – l’intesa nazionale interessa le società: FCA ITALY per 510 unità, PCMA per 33 unità, FIAT CENTER 16 unità, FCA SERVICES per 20 unità, FCA ITEM per 10 unità ed ENGINEERING per ulteriori 50 unità.
Per l’Ingegneria e per gli Enti Centrali di Torino, si è definita un’intesa specifica che consentirà 50 uscite volontarie senza procedura di mobilità, perché non è prevista. A livello locale, 75 uscite incentivate saranno definite con accordi sindacali nelle diverse società e saranno così suddivise: CRF 10, COMAU 30, PARTECIPAZIONI 8, MASERATI Modena 6, ALFA Romeo Cassino 15,
TEKSID SP 6.
Gli incentivi saranno quelli previste dagli accordi sindacali 2021. Per gli operai 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, per gli impiegati invece l’incentivo varia in base all’età: oltre 50 anni sono previste 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, fra 45 e 49 anni 18 mensilità, fra 40 e 44 anni 12 mensilità, meno di 40 anni 6 mensilità.
Gli importi saranno maggiorati di 20.000 euro per coloro che usciranno entro il 31 marzo 2022. Per chi entro quattro anni raggiungerà i requisiti per la pensione è previsto un incentivo pari al 90% della
retribuzione. Per il terzo anno e quarto anno, saranno riconosciuti rispettivamente il 60% e il 40% della retribuzione altre ai contributi volontari.
Complessivamente nel corso del 2021, su un organico totale di oltre 50.800 lavoratori, gli accordi su uscite volontarie incentivate, hanno riguardato oltre 2.700 lavoratori tra Plant ed Enti Centrali.
Le uscite maggiori hanno interessato il sito di Melfi con 360, le Carrozzerie di Mirafiori con 270, Grugliasco 100, Pomigliano 118, Cassino 173. Per gli Enti Centrali le uscite incentivate sono state
circa 110, mentre quelle concordate con il Contratto di Espansione sono state circa 330, per le quali sono previste almeno 1/3 di nuove assunzioni.
Gli accordi sindacali – conclude Uliano – garantiscono un percorso volontario e incentivato e di tutela per i lavoratori; analoghe intese hanno interessato gli altri stabilimenti europei del gruppo. Tutto ciò evidenzia una situazione di difficoltà del settore dell’automotive, per il quale stiamo sollecitando il Governo a convocare con urgenza il tavolo di settore e quello specifico di Stellantis prima della presentazione del piano industriale del Gruppo.