Si terrà il prossimo 15 aprile l’incontro tra Fim-Fiom-Uilm-Fismic- Uglm-e Aqcf e il management Emea di Stellantis richiesto dalle organizzazioni sindacali alla luce della fusione dei gruppi FCA e PSA per far chiarezza sulle prospettive degli stabilimenti italiani. A tal proposito, Raffaele Apetino della Fim Cisl Campania afferma che con l’intesa tra i due gruppi, vi sono grandi opportunità ma anche alcuni motivi per cui sarà necessario un confronto serrato. Le grandi trasformazioni nel settore dell’automotive impongono scelte e alleanze di questo tipo per poter concorrere a livello globale con gli altri grandi player del settore.
E’ chiaro che per noi della Fim Cisl Campania il focus resta la salvaguardia del lavoro soprattutto nella nostra regione con lo sviluppo industriale dei siti di Pomigliano che occupa circa 4376 lavoratori e Pratola Serra con 1729 lavoratori oltre gli indotti e la capacità del gruppo di stare dentro queste grandi trasformazioni accelerando la messa in produzione dell’Alfa Romeo Tonale e nuovo motore Ducato, ragionando già da subito su nuovi prodotti per consentire la piena occupazione e uscire dal guado degli ammortizzatori sociali.
È necessario tenere un confronto costantemente aperto con l’azienda, che metta al centro della discussione, una strategia di integrazione e valorizzazione dei lavoratori di Fca ora Stellantis che hanno elevate competenze e degli stabilimenti Campani tra i migliori del Gruppo in termini di tecnologia e organizzazione del lavoro. Le prime garanzie di non chiusura di stabilimenti da parte del CEO di Stellantis Tavares, sono importanti ma vanno confermate non solo in un incontro di confronto sindacale ma anche supportate da investimenti su nuovi prodotti. Vanno escluse sovrapposizioni con altri stabilimenti europei.
In Campania, dove il settore automotive con Stellantis rappresenta circa il 6% del Pil della Regione e impiega circa 20 mila lavoratori tra diretti ed indiretti, già in forte difficoltà, c’è bisogno ancor più di ieri di mettere in sicurezza tutta la filiera. È necessario che Stellantis metta in campo una strategia industriale che nel medio lungo periodo, non passi esclusivamente per il taglio dei costi generali ma si concentri sul lancio di nuovi modelli che siano in grado di garantire certezze per il futuro dei siti campani in un contesto di instabilità del mercato europeo dell’auto.
In Italia si sta affrontando la transizione verso la “mobilità green” nella peggior maniera possibile, in particolare in Campania il passaggio verso l’elettrico senza il sostegno concreto del Governo Regionale in politiche infrastrutturali, rischia di causare una emorragia di posti di lavoro. Basti pensare che la Campania ha solo 1′ 1% delle colonnine di ricarica per le auto elettriche di tutta Italia. A fronte di ciò e in virtù di un continuo cambio delle norme ambientali molti cittadini rinviano le decisioni di acquisto.
È necessario che Il Ministro dello Sviluppo Econimco Giorgetti insieme al Ministro della Transizione Ecologica Cingolani mettano al centro della propria agenda di Governo, un piano di investimenti pubblici e privati attraverso le risorse del Recovery Fund, che consenta al paese di affrontare questa nuova trasformazione tecnologica, per proteggere la nostra filiera dell’automotive e accompagnarla verso una nuova mobilità sostenibile.