LabItalia – Si chiama ‘staffetta generazionale’ e da oggi parte anche in Piemonte: si tratta della possibilità per i lavoratori over 50, che entro tre anni maturino i requisiti per la pensione, di trasformare il proprio contratto di lavoro in un part-time, a patto che l’azienda provveda all’assunzione contestuale di un giovane a tempo indeterminato.
Tra i vantaggi, il versamento integrale da parte dell’Inps dei contributi previdenziali lavorando la metà del tempo, e più ore a disposizione da dedicare alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani tra i 18 e i 32 anni con contratti a tempo indeterminato, compreso quello in apprendistato.
Un’opportunità che soddisfa anche le esigenze dei datori di lavoro, che possono beneficiare di un ricambio generazionale con costi minimi. Dopo aver superato alcune criticità a livello nazionale, grazie all’accordo tra Inps, Regione Piemonte e ministero del Lavoro che finanzia il progetto con 3 milioni di euro, l’intervento, approvato dalla Giunta regionale già nel luglio 2013, può partire ora anche in Piemonte. Lo scorso novembre è stata concessa una proroga da parte del ministero stesso per l’utilizzo delle risorse stanziate: fino al 30 giugno 2015, infatti, le aziende interessate potranno presentare domanda all’Agenzia Piemonte Lavoro.
“Le azioni previste – sottolinea l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero – si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione dei giovani contribuendo, contemporaneamente, a prolungare la vita attiva dei lavoratori over 50 e a diminuire il divario tra le generazioni. Con la ‘staffetta generazionale’ continua l’azione di contrasto della Regione Piemonte alla disoccupazione giovanile che, anche nel nostro territorio, ha raggiunto livelli preoccupanti. I dati sull’occupazione, infatti, non sono affatto confortanti, ma ci auguriamo che con le politiche attive del lavoro, con una rete efficace di servizi e una rinnovata sinergia tra pubblico e privato si possa vincere questa sfida”, conclude l’assessore.