Stanziati 80 milioni di euro per rilanciare il mezzogiorno favorendo un’imprenditorialità giovane e trasparente. E’ finalmente arrivato, dopo mesi d’attesa, il rifinanziamento da parte del governo destinato a Invitalia (www.invitalia.it), l’agenzia partecipata al 100% dal ministero dell’Economia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. I nuovi fondi serviranno a favorire l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità giovanile su progetti da sviluppare in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’invio delle domande era stato sospeso il 26 aprile 2013 per esaurimento dei fondi.
Nel dettaglio, dal 17 dicembre scorso, è possibile inviare domanda a Invitalia al fine di ottenere incentivi per la creazione di nuove società (o l’ampliamento di società già esistenti), purché composte in maggioranza da persone tra i 18 e i 35 anni. L’agenzia sosterrà i progetti (con investimenti non superiori a 2,5 milioni di euro) attraverso contributi a fondo perduto e mutui agevolati.
Lotta alla disoccupazione – Oltre all’autoimprenditorialità, i fondi di Invitalia promuoveranno anche progetti di autoimpiego, con l’obiettivo di combattere la disoccupazione. Gli incentivi per l’autoimpiego si dividono in sostegno al lavoro autonomo (investimenti non superiori a 25.823 mila euro), alla microimpresa (investimenti non superiori a 129.144 mila euro) e al franchising, da realizzare con franchisor accreditati con l’agenzia. Inoltre, con l’intento di valorizzare il turismo, Invitalia ha previsto un fondo specifico di 18 milioni di euro per lo sviluppo di imprese turistiche, culturali e naturalistiche da avviare nei poli di attrazione di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Per accedere ai finanziamenti è necessario inviare una domanda all’agenzia con un dettagliato piano d’impresa, capace di evidenziare la coerenza tra il profilo del soggetto promotore e l’iniziativa che si vuole realizzare. Successivamente, è previsto un colloquio che verifichi direttamente le competenze degli aspiranti imprenditori. Inoltre, al fine di garantire la massima trasparenza e disincentivare comportamenti scorretti da parte di chi otterrà gli incentivi, Invitalia ha avviato, in accordo con la Guardia di Finanza, un puntuale meccanismo di monitoraggio dell’intero ciclo dei finanziamenti.
Secondo Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, lo sblocco dei fondi da parte del governo è “una misura decisiva per favorire la nascita di nuove imprese e consentire a chi è senza lavoro di mettersi in proprio. Gli strumenti appena rifinanziati intercettano un target di prioritario interesse per il Paese, donne e giovani, che rappresentano una percentuale significativa degli aspiranti beneficiari”.
I risultati – I dati storici forniti dall’agenzia, peraltro, sembrano di buon auspicio: dal 1996 al 2012 le agevolazioni per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità hanno favorito la nascita di 105.000 nuove imprese, costituite da giovani e disoccupati, capaci di creare oltre 190.000 posti di lavoro e attivare investimenti per circa 5 miliardi di euro. Il 90% di queste iniziative è stato realizzato nelle regioni del Mezzogiorno.
Chi ce l’ha fatta – Nella costellazione delle imprese nate con il contributo di Invitalia rientra Edilportale.com (www.edilportale.com). Questa società, nata a Bari nel 2000 da un’idea di quattro neolaureati in ingegneria, è diventata, grazie ai finanziamenti agevolati dell’agenzia, la più grande e qualificata community italiana nel settore dell’edilizia e dell’architettura. Oggi Edilportale.com è allo stesso tempo un sito informativo, una fiera online, un consulente marketing, un archivio software e bibliografico. Insomma, un tipico caso di “lavoro che crea lavoro”.
“Eravamo quattro neolaureati, nessuno di noi faceva l’imprenditore né, tantomeno, proveniva da famiglie d’imprenditori – spiega Ferdinando Napoli, direttore e socio fondatore di Edilportale –. Invitalia non solo ci ha consentito di accedere ai finanziamenti necessari per realizzare la nostra idea, ma ci ha anche insegnato un metodo per comporre un business-plan efficace e incanalare la nostra attività nella direzione giusta. Insomma, all’inizio eravamo quattro neolaureati, oggi siamo circa settanta professionisti, provenienti da tutta Italia, che condividono lo stesso sogno”.
1 commento
E’ nevcessario agevolare tutti i giovani con priorità al periodo di disoccupazione, senza alcun limite di età, anche oltre i 35 anni.