Da un semplice progetto, sviluppato come esercizio tecnico, a una piattaforma online di event management, completa di funzionalità: Smappo, che vede alla sua guida Roberto Cipollini (nella foto), è nata così.
“La mia impresa è nata prima come esercizio tecnico per poter avere un archivio ed un motore di ricerca di eventi e solo in seguito è stata sviluppata concretamente, così come si presenta ora – spiega Roberto – A distanza di qualche giorno da quell’esercizio, infatti, avevo pensato di creare un’interfaccia utente per semplificarne la ricerca e la gestione e da quel punto in poi ho continuato ad aggiungere funzioni e interfacce fino a farlo diventare una completa piattaforma di event networking. Oggi, ogni utente può creare il proprio evento, gestirlo fino alla vendita dei biglietti online e fino alla creazione di community tematiche.”
Creare un’impresa: tra difficoltà, emozione ed entusiasmo – “Partiamo dal concetto di imprenditore: l’imprenditore è quella persona con la visione d’insieme, con l’obiettivo fissato a lungo termine, capace di vedere un prodotto dove ancora non c’è nulla – continua Roberto – Per fare questo ci sono diversi aspetti fondamentali: in primo luogo è necessario coltivare l’idea, plasmarla e capire cosa fare (e come fare) per realizzarla. Dal punto di vista personale e soggettivo, tutto questo vuol dire bilanciare adeguatamente il lavoro con la propria quotidianità.
Le scelte nel breve periodo possono sembrare contraddittorie rispetto a quelle del lungo periodo, ma alla fine devono convergere entrambe verso la realizzazione di quell’idea. Creare un’azienda, realizzare un particolare prodotto, inoltre, vuol dire anche saper trasferire la propria visione a chi dovrà sostenerti e aiutarti nel realizzarla, quindi al team che dovrai costruire e alle persone che vorranno essere coinvolte insieme a te. Si può iniziare con o senza finanziatori, sono entrambe strade difficili da realizzarle, soprattutto in Italia, ma non è impossibile. L’importante è capire e avere chiaro ogni elemento dell’insieme.”
Il panorama delle startup italiane e i consigli a un potenziale “aspirante” imprenditore – “L’Italia è un territorio in cui potrebbero emergere futuri innovatori – afferma Roberto – abbiamo sempre avuto una capacità storica di vedere la soluzione dove gli altri osservavano solo un problema. Ma ci scontriamo con un’assenza di investitori non tipicamente istituzionali, il nostro è una nazione dove sopravvive chi compra debito quando invece servirebbero più capitali di ventura, anche dal basso. Abbiamo perso la capacità di investire nel rischio, e questo vale sia i grandi investitori che i piccoli risparmiatori. Abbiamo una normativa che spaventa gli investitori esteri e questo crea una situazione anomala per la sopravvivenza delle nostre startup. Il mio consiglio, quindi, considerando il panorama d’insieme, è di usare queste avversità a nostro favore, crescendo imprenditori capaci di resistere alle tempeste, per poi essere in grado di scalare con l’esperienza e la capacità acquisita.”
Uno sguardo al futuro: quali sono gli obiettivi di Smappo? – “In relazione a Smappo, abbiamo degli obiettivi a breve e a lungo termine – conclude Roberto – In particolare, nel breve periodo rilasceremo due nuove funzioni importanti su cui stiamo lavorando, e che dovrebbero portare ancora più soddisfazione ai nostri utenti. Un utente soddisfatto è, infatti, in ultima analisi, ciò che fa la differenza tra chiudere e continuare.
Nel lungo periodo, infine, abbiamo posto l’asticella a un traguardo ambizioso: abbiamo riscontrato, infatti, anche un interesse internazionale sulle nostre attività e la nostra crescita, e questo ci fa capire che stiamo facendo bene.”