“Continua il braccio di ferro tra i lavoratori che operano in appalto nel servizio di ristorazione delle mense scolastiche, ieri in sciopero, e il Comune di Roma. In occasione del presidio in corso a Piazza del Campidoglio una delegazione dei Sindacati di categoria Filcams Fisascat e Uiltucs è stata ricevuta dal Dg Franco Giampaoletti che ha ribadito (a suo dire) la correttezza del bando di gara emanato dagli uffici tecnici e confermato l’aggiudicazione a breve alle aziende che risulteranno vincitrici”. Così, in una nota, i segretari generali della Cisl e della Fisascat di Roma Capitale e Rieti, rispettivamente Luca Bozzi e Stefano Diociaiuti.
“Siamo esterrefatti dalla pervicacia di questa amministrazione di voler far passare una gara, che per noi è palesemente viziata da numerose incongruenze, come regolare e tutelante per i lavoratori ed i piccoli utenti – proseguono i sindacati – Basterebbe confrontare la base d’asta soggetta al ribasso in sede di offerta da parte delle Aziende pari a 3.90 euro per singolo pasto con quella per i canili comunali pari a 3.60 euro. Siamo fortemente preoccupati sia per la tenuta dei livelli occupazionali che per la qualità del servizio destinata ai piccoli utenti. A questo punto – conclude la nota – l’unica strada da percorrere è l’annullamento della gara in autotutela da parte di questa amministrazione”.
A tal proposito, Fratelli d’Italia in un’interpellanza riguardo il bando emanato dal consiglio comunale per il servizio mensa negli istituti scolastici della Capitale e che sta scatenando proteste nei municipi romani, dichiara sia l’incompatibilità del bando con il contratto collettivo nazionale di categoria che l’inconformità rispetto al codice degli appalti. Il bando, infatti, – continua l’interpellanza – non chiarisce nemmeno quale sia il contratto collettivo nazionale di lavoro da applicare ai lavoratori in oggetto, di conseguenza, non riporta quali saranno i diritti riconosciuti, né le modalità d’impiego nei confronti del personale da inserire a cura dell’azienda aggiudicataria. Tra le criticità del bando di gara, inoltre, vi è il timore che i ribassi eccessivi per l’aggiudicazione possano danneggiare sia la qualità del servizio reso ai piccoli utenti, sia i lavoratori attualmente impiegati. Per quest’ultimi, infatti, il rischio sarebbe quello di essere vittime di una riduzione del personale che potrebbe riguardare circa 500 lavoratori su 5mila unità. Per Fratelli d’Italia, quindi, bisogna intervenite per salvaguardare la qualità del servizio e il mantenimento dei livelli occupazionali.