Provate a chiudere gli occhi e a immaginarvi di essere tornati per un attimo nel Medioevo. Destinazione botteghe d’arte toscane. Qui, passeggiando per i laboratori degli artigiani, potreste facilmente incontrare mastri incisori tutti presi a lavorare, su tavole di pioppo e di tiglio, l’oro zecchino in foglia e in polvere, finemente decorato e inciso con i bulini appositamente forgiati. E poi potreste ammirare le loro opere finite colme di tutta la ricchezza della simbologia cristiana del periodo, realizzate con pigmenti naturali, seguendo le ricette delle ‘celebrità’ del momento daCennino Cenninia Giorgio Vasari.
Che fine ha fatto oggi quella tradizione? Riapriamo gli occhi. Siamo nel 2013, ad Arezzo. Qui, Silvia Salvadori classe 1978 originaria di Sinalunga, a 47 chilometri da Siena, ha aperto la sua bottega d’arte Toscana con l’obiettivo di far rivivere un sapere pressoché perduto. In Italia sono solo due le persone in grado di lavoro con queste tecniche: lei e la sua insegnante.
Dove nasce la passione – “Da sempre sono stata affascinata dall’Arte antica – spiega Silvia -, ho lavorato e collaborato per anni in vari musei della Provincia di Siena e in Francia in stage di restauro e conservazione. La mia passione per la pittura si è riaccesa grazie alla conoscenza di Gianni Mazzoni, storico dell’arte senese e ideatore della Mostra ‘Falso d’Autore tra Otto e Novecento’, presso il complesso museale del Santa Maria della Scala, e si è consolidata con la frequentazione di un corso di pittura antica che aveva l’obiettivo di far rivivere nel centro storico di Siena le antiche corporazioni delle arti e mestieri, e con esse le botteghe d’arte attive nel periodo d’Oro dell’Arte Italiana”.
È grazie a quest’ultima esperienza che Silvia ha imparato a ‘giocare’ con le tecniche e il sapere dei grandi maestri delle botteghe d’arte dei secoli XII e XV, uno strumento di lavoro importante che le ha permesso poco dopo di aprire la sua bottega.
Una giovane imprenditrice d’arte antica – Diplomata all’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena, con una Laurea in Archeologia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena e nel 2004 il Diploma di Master Europeo in ‘Conservazione e Gestione dei Beni Culturali’, Silvia decide di diventare una giovane imprenditrice. “Oggi il mio lavoro si svolge all’interno della mia bottega d’arte, dove creo dipinti, eseguo dorature su oro zecchino e decorazioni in stile medievale e rinascimentale”.
Passione, amore e perseveranza, sono i tre aggettivi con cui riesce meglio a raccontare la sua professione: “Il primo obiettivo – dice – è di rendere ogni mia opera unica nel suo genere. Per far ciò è necessario studiare attentamente ogni singolo particolare, a partire dalla preparazione della tavola, lo studio del decoro e il tipo di incisione. Occorre saper giocare con i colori in modo da creare attraverso di essi un’armonia. La mia è una continua sfida verso la perfezione stilistica e formale”.
Commissioni e mecenati – Silvia dipinge e segue le direttive dei suoi committenti, realizzando le proprie opere solo su commissione.
“Usando le stesse tecniche pittoriche riprese dagli antichi ricettari sono in grado di ottenere raffinatissimi giochi ed effetti chiaroscurali di grande suggestione e brillantezza. I motivi decorativi delle aureole e delle cornici sono, poi, interamente incisi a mano e, a richiesta del committente, è possibile inserire gemme preziose finemente intagliate e incise da abili maestri orafi toscani”, racconta.
Soddifazioni e sogni per il futuro – “La mia più grande gioia è stata quella di aver ricevuto apprezzamenti e commissioni da molti esperti e committenti di tutto il mondo. Consiglierei a chi vuol provare questa professione di respirare l’arte il più possibile, visitando molti musei e soprattutto dipingendo con il cuore”.
Silvia collabora con le guide turistiche della sua città e su richiesta è possibile visitare la sua bottega d’arte e osservarla all’opera. Per Info: www.bottegadartetoscana.it