LabItalia – Se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, 55 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ma 44 su cento si dicono ‘pentiti’ e cambierebbero l’indirizzo di studio o la scuola: 11 su cento ripeterebbero il corso ma in un’altra scuola, 7 sceglierebbero un diverso indirizzo/corso della propria scuola e 26 cambierebbero sia scuola sia indirizzo. Comunque, a un anno dal conseguimento del titolo, sono occupati 27 diplomati su cento: percentuale che raggiunge il suo massimo in corrispondenza dei diplomati professionali (36%), mentre tocca il minimo tra i liceali (20%).
Sono alcuni dei dati che emergono dalle due indagini condotte ogni anno da AlmaDiploma, grazie alla banca dati dei diplomati, che monitora le performance formative dei diplomati usciti dalla scuola superiore: il Rapporto sul profilo dei diplomati, e la loro occupabilità nell’immediato e nel lungo periodo, e il Rapporto sulle scelte dei diplomati. “Si tratta di valutazione importanti che sottolineano la necessità sempre più urgente di promuovere l’utilizzo di strumenti di orientamento già a partire dalla scuola superiore”, osserva Almalaurea.
L’indagine 2013 sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria superiore, realizzato da AlmaDiploma e da AlmaLaurea, ha riguardato oltre 72mila diplomati del 2012, 2010 e 2008 intervistati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore. A tre anni dal titolo, la percentuale di occupati cresce al 42,5% (quota che oscilla tra il 59% dei diplomati professionali e il 28 dei liceali). mentre a cinque anni dal diploma il 57% risulta occupato, quota che raggiunge il 71% fra i diplomati professionali.
Per quanto riguarda l’indagine sul profilo dei diplomati, un elemento che sembra contrastare con la soddisfazione generalmente espressa dagli studenti è, quindi, la proporzione dei ‘pentiti’ della scelta. Quanto alle ragioni espresse dai diplomati che cambierebbero, il 39% di essi lo farebbe principalmente per studiare altre materie, il 25% per compiere studi che preparino meglio al mondo del lavoro, il 15% per compiere studi più adatti in vista dei successivi studi universitari e il 21% per altre ragioni.
Qualunque sia la motivazione per cui cambierebbero, più del 70% di essi si dichiara comunque soddisfatto del corso di studi appena concluso. Nell’indicare come si comporterebbero se potessero tornare ai tempi della loro iscrizione, i diplomati tengono dunque in grande considerazione le proprie attuali prospettive formative e professionali; probabilmente, si osserva, tengono conto più di queste che della loro esperienza scolastica in senso stretto.