Vincono i Si alla Ferriera di Servola (Gruppo Arvedi) a Trieste. Con circa il 60 % dei SI i lavoratori approvano l’ipotesi d’accordo raggiunta qualche giorno fa da una parte sindacale, che prevede la gestione dei circa 450 esuberi dovuti alla chiusura dell’area a caldo della Ferriera attraverso un piano di ricollocazione sostenuto dall’accordo di programma sottoscritto in sede governativa. A riferirlo in una dichiarazione sono il segretario generale Fim Cisl Trieste, Umberto Salvaneschi e il coordinatore nazionale Fim Cisl Gruppo Arvedi, Gianfranco Micchetti.
Il risultato è la conferma che nei lavoratori è prevalso un grande senso di responsabilità, sostenendo quando il sindacato aveva sottoscritto comprendendo la difficile situazione che stiamo vivendo con la chiusura dell’area a caldo. Questo senso di responsabilità ora deve trovare concretezza nel rispetto agli impegni che il governo e le istituzioni si sono presi con noi e con i lavoratori con la sottoscrizione dell’intesa. Serve da subito proseguire quel percorso doveroso nel quale le promesse di impegno devono tradursi in brevissimo tempo in programmi e percorsi di lavoro per tutti i lavoratori della Ferriera.
Un grazie doveroso va tutti i lavoratori per il grande senso di responsabilità e dignità mostrato, anche se rimane l’amaro per la fine di un attività industriale che per oltre 120 anni ha dato da vivere a migliaia di famiglie ed è stata una pagina fondamentale nella vita e nell’economia della città di Trieste. Per quanto riguarda la Fim Cisl, continua l’impegno nella vertenza fino a quando tutti i lavoratori saranno ricollocati.