Sette proposte per implementare i servizi per l’impiego nell’ottica di una crescente e funzionale collaborazione pubblico-privato sono state presentate da Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, nel corso di un Audizione presso la Commissione XI Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati.
Le proposte nascono dalla necessità di potenziare la rete dei Servizi in un’ottica di “governance pubblica e operatività privata”. Nello specifico Assolavoro suggerisce di:
1. privilegiare le politiche attive, funzionali all’impiego e al reimpiego, superando definitivamente qualsiasi misura assistenzialistica;
2. gestire logiche di remunerazione del risultato per gli intermediari, in funzione delle fasce di occupabilità della persona e dei tempi di ricollocazione;
3. riconoscere il valore del servizio per il lavoro commisurato al grado di svantaggio colmato e al tempo impiegato per il conseguimento del risultato occupazionale;
4. individuare come risultato valido l’avvenuto inserimento lavorativo anche in somministrazione;
5. istituire l’obbligo di placement per una quota parte dei partecipanti ai corsi di formazione;
6. concedere al destinatario delle misure per l’occupazione un voucher/bonus da utilizzare per il pagamento dei servizi ricevuti e per riconoscere l’efficacia dell’accompagnamento al lavoro, documentata dall’acquisizione di un contratto di lavoro;
7. istituire un sistema pubblico e trasparente di “rating” sui risultati ottenuti dai diversi operatori (Agenzie per il Lavoro, Centri per l’Impiego, altri), basato su indicatori oggettivi di risultato, validi a livello europeo e visionabili da tutti, in un’ottica di “open data”.
Le Agenzie, d’altronde, hanno dimostrato di essere partner efficaci per chi cerca un lavoro, per imprese e strutture pubbliche. Ogni anno in Europa, infatti, sono circa 12 milioni i lavoratori che si avvalgono dei servizi delle Agenzie per il Lavoro. In Italia nel 2013 sono stati oltre 480mila ad aver avuto accesso a un lavoro grazie alle Agenzie. Contestualmente le imprese più efficienti e lungimiranti hanno ricavato vantaggi competitivi dalla tempestività e dal know-how specializzato delle ApL, riuscendo così a cogliere per tempo i primi segni di ripresa. L’efficacia della funzione di intermediazione delle Agenzie emerge, inoltre, dai dati relativi alla Youth Guarantee, al centro anche di un apposito protocollo di intesa stipulato da Assolavoro con il Ministero del Lavoro.
Secondo la rilevazione relativa a Garanzia Giovani di fine luglio, infatti, su 9.424 posti di lavoro complessivi, 8.715 vengono dalle Agenzie per il Lavoro (606 direttamente dalle aziende, 103 dai Centri per l’Impiego).
“Le Agenzie per il Lavoro – ha dichiarato Luigi Brugnaro, Presidente di Assolavoro – confermano e rilanciano il proprio impegno a servizio della ripresa economica e del rilancio del Paese. Per questo sono pronte a contribuire alla costruzione di una rete dei servizi per il lavoro incentrata sempre di più sull’efficienza e la premialità. La chiave di volta non può che essere la valorizzazione del talento e delle capacità all’insegna della meritocrazia. Le ApL hanno già dimostrato di poter svolgere un ruolo determinante nel contrasto alla disoccupazione e nel sostegno alla competitività di imprese e territori. Restano, come sempre, disponibili a contribuire al necessario processo di riforma dei servizi per l’impiego che dev’essere completato concentrando l’attenzione sui risultati occupazionali concreti e misurabili”, ha concluso Brugnaro.