Milano, (Labitalia) – Cresce la richiesta di neolaureati in ingegneria gestionale e meccanica per posizioni tecnico-commerciali, export manager, controllo qualità, process engineer, progettazione e ricerca&sviluppo. Almeno secondo Seltis, la società controllata di Openjobmetis specializzata nella ricerca di profili medio-alti. In queste prime settimane dell’anno, infatti, Seltis ha già avviato molte ricerche nei settori automotive, industria meccanica, chimica, oil&gas e food&beverage nelle sedi di Torino, Milano, Brescia e Pordenone.
Le statistiche per il 2013 indicano, rispetto all’anno scorso, un incremento del 20% di questi profili con modalità di inserimento in azienda che comprendono sia contratti diretti, sia di somministrazione a tempo determinato e stage formativi di 6 mesi, retribuiti e finalizzati all’assunzione diretta.
Seguendo un trend cominciato già due anni fa, le lauree in ingegneria meccanica e gestionale sono sempre più richieste per i ruoli commerciali: da una parte le stringenti normative sulla qualità impongono un’approfondita conoscenza legislativa, dall’altra le attività di vendita richiedono competenze tecniche elevate. Si fa sempre più forte, quindi, la sinergia tra il reparto produttivo e l’area commerciale.
Se in questi ambiti la formazione ingegneristica è ormai imprescindibile, sono però ancora pochi i neolaureati che, come primo impiego, scelgono l’area commerciale. A prevalere, infatti, è ancora la volontà dei giovani di iniziare la propria carriera professionale nei settori aziendali più prossimi ai corsi di laurea in ingegneria, come il reparto R&D.
Il tecnico commerciale, l’export manager o il process engineer, evidenzia Seltis, offrono ottime opportunità di crescita e occasioni per maturare un’esperienza significativa, anche all’estero. Se l’inglese è considerata una skill imprescindibile, la conoscenza del tedesco oggi rappresenta un plus. In ottica di implementazione dei modelli di business l’ingegnere gestionale viene particolarmente richiesto per ottimizzare i processi produttivi attraverso la metodologia lean, mutuata dalle fabbriche Toyota.
“Oggi il mercato del lavoro richiede ingegneri, anche da formare, per ruoli commerciali – sottolinea Sara Udeschini, consultant per la selezione in Seltis – e mostra un elemento di novità rispetto a qualche anno fa, quando l’ingegnere si occupava prevalentemente di attività di ricerca e sviluppo. In questa fase congiunturale, la necessità di incrementare i volumi di vendita obbliga i commerciali e i progettisti a parlare la stessa lingua, perché le richieste del mercato vengano correttamente recepite e interpretate. L’area commerciale – conclude Sara Udeschini – è un settore in espansione che offre ai giovani immediate opportunità professionali. Non a caso, nel 2013 prevediamo di inserire il 20% in più di ingegneri rispetto all’anno scorso”.