Resta solo un mese di tempo per presentare la domanda e prepararsi alle selezioni autunnali. Si tratta dell’operazione stage indetta dalle istituzioni e dalle direzioni della Commissione Europea, che offre l’opportunità di svolgere uno stage in Italia o all’estero a ben 650 laureati che avranno la fortuna di poter inserire nel proprio curriculum un’esperienza di prestigio e, contemporaneamente, saranno anche retribuiti con mille euro al mese. Perditempo e vacanzieri prego astenersi: questo è un impiego serio. Ecco perché.
Tempistiche – Si tratta di una tradizione ormai consolidata che vanta oltre 50 edizioni: da anni, infatti, la Commissione europea indice bandi per frequentare la sua stessa sede e le sue altre direzioni specializzate sparse in tutto il Vecchio Continente, per periodi che vanno dai tre ai cinque mesi.
Certo, la selezione è parecchio dura, perché sono in molti a voler tentare di vincere queste ‘borse di studio’. Questa volta la selezione si chiuderà il 30 agosto e i tirocinanti scelti inizieranno a lavorare nel marzo 2014: una prima scrematura sarà ultimata tra settembre e ottobre e la graduatoria finale in dicembre. La sessione invernale selezione (ci sono due bandi all’anno), invece, prenderà il via all’inizio di ottobre 2013, per terminare alla fine di dicembre-febbraio.
Numeri e indirizzi – Di solito – dicono dalla Commissione europea – il numero delle domande ricevute si aggira intorno alle 11mila candidature: all’ultima selezione gli italiani che hanno partecipato sono stati 2500. Di questi circa 90 sono stati scelti per gli stage europei. Ogni candidatura viene valutata sulla base del percorso di formazione, della conoscenza delle lingue straniere e di altri elementi del cv.
Questa è sicuramente una di quelle rare occasioni in cui poter vivere da vicino un’esperienza davvero multiculturale, a stretto contatto con diversi ragazzi che provengono da tutti i paesi europei. Il contenuto di questi ‘intership’ è poi davvero ampio e varia a seconda dell’agenzia verso la quale si verrà indirizzati. Si potrà, per esempio, partecipare all’organizzazione di riunioni, meeting, conferenze stampa. Si potranno preparare report, approfondimenti per i progetti in corso e ancora ricerche e documentazioni. Insomma, il beneficio per chi partecipa a questo tirocinio è sicuramente la possibilità di vivere da vicino le istituzioni dell’Ue, lavorando con un team internazionale.
A chi si rivolge – L’iniziativa è riservata ai giovani laureati. L’obiettivo è quello di fornire ai neolaureati un’esperienza professionale nell’ambito delle istituzioni europee e di dare un’ampia comprensione degli scopi e delle finalità dei processi e delle politiche d’integrazione europea.
I candidati devono, però, aver completato il primo ciclo di un corso d’istruzione universitaria, avendo ottenuto almeno una laurea o un titolo equivalente. La conoscenza delle lingue, poi, è fondamentale per acquisire un buon punteggio in graduatoria e – consiglia la Commissione – è importante sapere almeno altre due lingue comunitarie oltre alla propria, una delle quali deve essere una di quelle di lavoro all’interno della Commissione (inglese, francese e tedesco).
All’interno della domanda che si deve compilare per partecipare alla selezione, verrà chiesto anche di specificare eventuali documenti che attestino il proprio livello di conoscenza linguistica (certificati e corsi sostenuti).
Per saperne di più – Guarda la video-testimonianza di Orla Colcought che racconta il suo periodo di stage presso l’istituzione europea:
Tutti i tirocini dell’Ue: http://ec.europa.eu/stages/index
Per candidarsi: http://ec.europa.eu/stages/how
Le regole dello stage europeo: http://ec.europa.eu/stages