Sandretto, nome noto a livello internazionale nell’ambito dello stampaggio plastica, procede veloce sulla nuova strada dell’Additive Manufacturing, il procedimento per cui da un programma digitale ad hoc si arriva alla produzione di un oggetto solido (in plastica compositi o metallo).
L’azienda, che pochi mesi aveva sorpreso gli operatori esordendo nel settore con nuove stampanti 3d, particolarmente evolute, ha avviato nello stabilimento di Pont nel Canavese, una nuova linea di produzione ad hoc, in grado di produrre circa seimila stampanti l’anno (con tecnologia Delta SDN). Le nuove stampanti, per ora disponibili in tre taglie, sono particolarmente raffinate e veloci (fino al doppio delle migliori concorrenti sul mercato) e hanno prezzi contenuti, nonostante siano dedicate al mercato professionale. La loro produzione va a integrarsi con quella tradizionale di Sandretto (presse per lo stampaggio plastica) e tiene conto delle mutuata domanda di mercato e di un settore in rapidissima espansione
Per la gestione della nuova linea produttiva Sandretto ha riqualificato parte del personale, che ora è specificatamente dedicato al 3d, con la convinzione che la stampa 3d e l’Additive Manufacturing, avranno sempre più peso nell’economia aziendale, fino ad arrivare, a regime, al 50% della intera produzione. L’azienda sta progettando anche un processo di riorganizzazione della rete commerciale italiana: il piano prevede la creazione di una rete di vendita e assistenza sull’intero territorio nazionale con tre sedi principali di riferimento ad Ancona, Roma, Torino.
Infine è sempre centrato sulle tecnologie di Additive Manufacturing l’accordo che Sandretto ha siglato con l’Università di Pavia (Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura) per l’utilizzo della stampa 3D inambito medico. In particolare l’Università lavorerà alla creazione di modelli anatomici in 3d, utili per la pianificazione preoperatoria, specialmente nel campo della chirurgia addominale. Sandretto fornisce macchine e competenze professionali. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio che prevede la creazione di un Master Universitario in Additive Manufacturing.