Sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori impiegati nell’attività di refezione scolastica nelle scuole di Roma Capitale per i giorni 7 e 8 gennaio per la durata dell’intero turno di lavoro. È quanto annunciato oggi da Cgil, Cisl e Uil attraverso una lettera inviata al sindaco di Roma, Virginia Raggi.
Tale scelta si rende necessaria – si legge – nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori da noi rappresentati, in considerazione del mancato rispetto da parte dell’amministrazione capitolina, degli impegni assunti con la sottoscrizione degli accordi dell’11 e 13 settembre, disconosciuti, nei fatti, con l’emanazione delle determinazioni di aggiudicazione dei 15 lotti del bando e in considerazione dei gravi rischi di natura occupazionale, retributiva e normativa che incombono sulle lavoratrici e sui lavoratori finora impiegati nel servizio di refezione scolastiche delle scuole e dei nidi capitolini.
L’inerzia dell’amministrazione capitolina nel sanare i propri macroscopici errori e la confusione nella gestione della procedura di gara- si legge ancora- rischiano di essere pagata, ancora una volta, dai soggetti piu’ deboli: dai bambini (piccoli utenti di un servizio di qualità garantita solo “su carta”) e dalle lavoratrici e i lavoratori delle mense scolastiche del Comune di Roma, di cui l’amministrazione non si occupa, né si preoccupa piu’.
Il destino dei lavoratori. Al quadro descritto – si legge ancora nella lettera di Cgil, Cisl e Uil – si aggiunge l’indisponibilità e l’indifferenza della Sindaca Raggi che, non avendo dato alcun riscontro alla richiesta di convocazione urgente da noi inoltrata con lettera aperta in data 9 dicembre, dimostra di non voler prendere in carico la vertenza e di non avere alcuna considerazione per il destino di 2.400 lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie.
Per queste ragioni – proseguono – anche in considerazione dei diversi ricorsi amministrativi pendenti e della pronuncia del Tar dei giorni scorsi, che ha sospeso cautelativamente le procedure di aggiudicazione, restiamo convinti che l’unica strada possibile, in ottemperanza con quanto previsto negli accordi sottoscritti nonché nell’interesse collettivo della piccola utenza e dei lavoratori, sia la sospensione del procedimento amministrativo in corso fino alla definizione di una nuova gara che dovrà comunque essere bandita per il periodo 2020/2021, che sia oggetto delle necessarie rettifiche e che consenta davvero di garantire il lavoro e, così, la qualità del servizio, nelle mense scolastiche e dei nidi del Comune di Roma.
Lo sciopero. Per l’insieme di queste ragioni, il 7 e 8 gennaio – concludono – le lavoratrici e i lavoratori impiegati nelle mense scolastiche del Comune di Roma eserciteranno il proprio diritto di sciopero, astenendosi dal lavoro per l’intero turno.