Riuscite ad immaginare un’affascinante combinazione di Marilyn Monroe, Shirley Temple ed un Pirata? Mirella è questo, e molto di più. Mi ha parlato di lei un’amica comune “cercala in internet, scrivi Essenzialmenta e capirai”.
Detto fatto. Ecco Mirella Chiattone: bionda, riccia, con una benda nera sull’occhio destro. Ed ecco EssenzialMenta, la sua azienda dedicata alla coltivazione della menta piperita di Pancalieri e alla commercializzazione di suoi elaborati. L’ho chiamata per intervistarla, ma il “periodo è fitto di impegni”, così mentre decidiamo di rimandare a dopo l’estate il nostro incontro iniziamo, quasi senza accorgercene, una lunga telefonata.
Il suo accento mi parla di radici piemontesi che lei mi conferma, la sua famiglia è infatti tra le storiche di Pancalieri, paese della città metropolitana di Torino. Ha 40 anni e la sua vita è cambiata quando ha perso la vista dell’occhio destro in un incidente stradale, e con essa, dice, anche l’avvenenza che stava segnando la sua vita professionale. Era bella, e lo è ancora, ma per lei dopo l’incidente nulla è più stato come prima.
Fin da bambina aveva studiato lingue facendo molti soggiorni all’estero e così, parlando perfettamente inglese, francese, tedesco e spagnolo, dopo il diploma alberghiero aveva iniziato a lavorare nel settore import/export. Mi dice di essere la prova che dalle difficoltà si può imparare tanto e mi racconta dell’incidente d’auto.
“Ho visto in faccia la morte, e poi è successo qualcosa di strano. Dopo l’impatto ero come in una sorta di limbo, vedevo me li’, ma ho anche visto scene di un mio futuro possibile”. Aggiunge che è stato in quel momento che ha sentito come di poter scegliere se vivere o no, e dice “ho capito che dovevo ancora fare delle cose in questa vita, su questa terra e ho scelto di vivere”
È stato come rinascere. Una rinascita lunga e non facile: Mirella vive più di un anno passando da un ospedale all’altro, e perde il lavoro. Poi la chiamano per alcuni colloqui, ma lei sceglie di non costringersi a scendere a compromessi. Sente di voler mettersi in proprio. Da’ alla luce Rebecca, sua figlia, e poi crea EssenzialMenta.
Recuperare le tradizioni familiari di produzione della menta, iniziare ad essere imprenditrice e inventarsi nuove ricette hanno richiesto impegno e dedizione. La famiglia le è sempre stata d’aiuto, ma sono state la sua perseveranza, la sua forza trascinatrice e la sua creatività a rendere possibili i continui sviluppi di EssenzialMenta. Oltre all’olio essenziale e al prodotto essiccato, Mirella oggi propone cosmetici e profumi, liquori, sciroppi, tisane, caramelle, cioccolatini e salse.
Nelle sue giornate passa senza problemi dal trattore al negozio, dai laboratori ai convegni, portando ovunque i suoi prodotti e la sua storia, facendo sempre tesoro di ogni differente situazione vissuta.
Riconosce che ci sono stati momenti difficili, che le variabili incontrollabili in questo lavoro sono tante, “ma come nella vita stessa” aggiunge. Sottolinea che lei si sente davvero fortunata, e che dedicarsi alla menta le sta permettendo di vivere una sana ed efficace sinergia tra il radicamento e l’apertura all’estero. Mirella accoglie infatti con piacere gruppi in visita; i prossimi turisti che accompagnerà a visitare la sua azienda ed il “Museo della menta e delle piante officinali” sono tedeschi, ma i suoi prodotti sono già arrivati anche negli Stati Uniti, in Kazakistan, in Cina ed in Australia.
È entusiasta di questi contatti, ma sostiene che si possa e si debba fare molto di più per promuovere il “Made in Italy” e le biodiversità. “La tradizione della produzione della menta piperita di Pancalieri risale al 1865, ma quanti lo sanno? E cosa si sta facendo per valorizzare e promuovere questa eccellenza? La menta ha proprietà ”
All’improvviso mi chiede se so perché i pirati portavano la benda su un occhio, e subito racconta “Si dice che coprissero un occhio per averlo sempre pronto a vedere nell’oscurità. Non so se è vero, ma penso che sia una bella storia. E’ quello che vivo io, ogni giorno, mi tengo pronta a vedere anche nel buio.”
È davvero potente questa combinazione del biondo di Marilyn, la dolcezza di riccioli d’oro di Shirley Temple e la verve artistica e il gusto per il rischio e l’avventura propri di un pirata. Mirella mi confida che un suo desiderio ora è quello di aiutare altre persone, in particolare donne, a vivere con pienezza e coraggio, a osare e rischiare, perché vadano oltre i limiti che la cultura ed il sistema ancora impongono. Ha anche molti altri progetti lavorativi e non. Quelli lavorativi non li racconta per scaramanzia, ma dice che la pancia inizia a vedersi e così ci svela che Rebecca a fine anno non sarà più figlia unica.
Riguardo la sua foto in internet e non ho dubbi sul fatto che quell’incidente un occhio le abbia regalato una vista più profonda, più elevata ed autentica. Ci accordiamo per incontrarci entro settembre, a Pancalieri, per ammirare la fioritura del suo “Giardino delle mente”, una collezione di piantine provenienti da tutto il mondo”.
Ridiamo entrambe ripensando alle parole de “il piccolo principe” di Saint Exupéry : “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Già, non ci siamo viste per questa intervista, ma ci siamo parlate dell’essenziale. E non solo dell’essenziale di Essenzialmenta, ma anche e soprattutto della vita, di quella vita che Mirella sceglie ogni giorno ripetendosi, soprattutto nei momenti duri, “ho ancora delle cose da fare in questa vita, su questa terra”.
di Samantha Marcelli
1 commento
Bellissima storia…a volte bisognerebbe imparare a vivere tenendo presente questi esempi di grande determinazione!