Oltre 500 delegati, in rappresentanza di oltre 68.000 dipendenti dei gruppi Stellantis, Cnhi, Iveco Group e Ferrari si sono riuniti al Teatro Italia di Roma con le segreterie nazionali di Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr per varare la piattaforma delle richieste per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro in scadenza a fine 2022. Nei prossimi giorni si procederà alla sua approvazione nei Consigli di Fabbrica e all’illustrazione nelle assemblee dei lavoratori. Come Fim-Cisl abbiamo accompagnato la fase di preparazione della piattaforma con un grande coinvolgimento dei nostri RSA, attraverso un confronto su più giornate durante lo scorso mese di Luglio, per accogliere le istanze che provenivano da tutti gli stabilimenti e uffici.
La piattaforma delle richieste, costruita in modo unitario con le altre organizzazioni sindacali, si pone l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto dei salari e di migliorare altri aspetti economici e normativi del contratto. È prioritario difendere i salari dall’inflazione; una volta consuntivata si deve quindi procedere al suo pieno recupero all’inizio di ogni anno. Per questo ci aspettiamo un aumento dell’8,4% nel 2023, un 4,5% nel 2024 un 2,5% nel 2025.
Queste richieste tengono naturalmente conto del recupero del differenziale di inflazione del 2022, il cui dato è molto superiore alle aspettative, e fanno riferimento ad uno scenario inflattivo che nei prossimi tre anni sarà caratterizzato da grande variabilità e incertezza. Gli aumenti andranno pertanto adeguati sul dato dell’inflazione reale.
È inoltre importante migliorare i premi variabili e altri emolumenti, quali l’indennità di funzione direttiva, l’elemento economico sul ciclo continuo e le maggiorazioni al sabato.
Il riconoscimento delle professionalità, investite dai cambiamenti nel settore dell’auto è al centro delle nostre richieste. Vi è un tema legato alla formazione e alla necessità di rafforzare le competenze dentro il processo di trasformazione del settore, pertanto chiediamo l’introduzione di un diritto minimo di 40 ore di formazione e di valorizzarla anche attraverso il suo riconoscimento salariale con l’introduzione di un meccanismo economico premiante per tutti i lavoratori.
Riteniamo necessario rafforzare gli importanti strumenti di welfare già presenti nel CCSL, che rappresentano un elemento di tutela aggiuntiva per i lavoratori e le loro famiglie. Pensiamo che sia indispensabile incentivare la trasformazione volontaria del premio di risultato in welfare. Chiediamo di introdurre nel contratto dei Flexible benefits a favore di tutti i lavoratori per poter beneficiare dei vantaggi fiscali e contributivi e il rafforzamento di sanità e previdenza integrativa.
Sull’orario di lavoro vogliamo introdurre nuove forme di elasticità per conciliare meglio i tempi di vita e di lavoro. Per i lavoratori che svolgono attività non da remoto e per quelli che sono vincolati alla produzione si devono allargare le fasce d’ingresso, migliorando i permessi di recupero e l’utilizzo dei permessi retribuiti frazionati. L’istituto del recupero produttivo deve essere ulteriormente regolamentato e migliorato sul piano economico.
Dobbiamo normare lo smart-working, definendo le tutele a garanzia del lavoratore, al quale si devono riconoscere i costi e gli svantaggi sostenuti per lo svolgimento della prestazione da remoto. Nelle nostre richieste abbiamo inoltre inserito importati misure a contrasto di violenza e molestie, a sostegno dei genitori e per le pari opportunità.
Per non abbassare la guardia su salute e sicurezza, abbiamo chiesto di rafforzare la formazione degli RLS e dei lavoratori, introducendo “brevi moduli formativi di 15 minuti retribuiti” e l’analisi dei mancati infortuni e delle malattie professionali.
Pur essendo la situazione economica caratterizzata da un contesto di incertezza e non particolarmente favorevole, riteniamo che concludere positivamente e in tempi brevi il confronto sul rinnovo del contratto significhi rafforzare l’importante sistema di relazioni sindacali alla base del CCSL e poter affrontare con maggior forza le sfide che abbiamo di fronte. È per questo che chiediamo di rafforzare le commissioni di partecipazione, soprattutto in materia di sicurezza e organizzazione del lavoro e di aprire un confronto in tutti gli stabilimenti sul tema degli investimenti e delle prospettive industriali e occupazionali.
– Nota stampa Fim Cisl –