“Siamo stanchi, dopo un anno siamo dovuti tornare in piazza a chiedere di aprire le nostre attività. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo osservato scrupolosamente tutti i protocolli di sicurezza, tra l’altro nel nostro settore l’accesso è consentito solo tramite appuntamento, e il lavoro si svolge con un cliente per volta. Non riusciamo a capire quindi il motivo di questa chiusura considerato che ad ottobre scorso, nonostante fossimo in zona rossa, abbiamo comunque lavorato”. Così alla Dire la presidente della federazione Professionisti del benessere di Reggio Calabria, Rosalba Pizzi, oggi a piazza Italia insieme a molti titolari di negozi di parrucchieri, estetiste e barbieri, nel corso della manifestazione di protesta del settore, per chiedere la riapertura delle proprie attività, al momento chiuse per via dell’istituzione della zona rossa, prorogata dalla Regione fino al 21 aprile.
“A fronte delle nostre chiusure – ha aggiunto – in città dilaga il lavoro in nero di questa professione. Alle istituzioni di competenza chiediamo di combattere anche questo fenomeno, ora più che mai, con tutti gli strumenti che la legge consente. In tutta la provincia di Reggio Calabria – ha precisato Pizzi – siamo circa in 400 come attività commerciali del settore bellezza. Nel nostro tessuto economico è un numero molto importante, considerato il fatto che molti di noi hanno come unica fonte di reddito questa professione. Non è arrivato nessun aiuto economico – ha concluso – siamo chiusi da dieci giorni ed ancora non ci è arrivato nessuna somma sui nostri conti aziendali, anche solo per coprire i costi fissi quali l’affitto e le utenze”.
Gli aderenti alla protesta sono pronti a riaprire già da domani le proprie attività.
– Agenzia DiRE –