Al 17 luglio 2019 sono pari a 1,4 milioni le richiesta pervenute all’Inps per l’ottenimento del Reddito/Pensione di Cittadinanza. Di queste, 905mila domande sono state accolte, 104mila sono in fase di lavorazione mentre 387mila sono state respinte o cancellate. Lo si legge nei dati, provenienti dall’Osservatorio statistico sul Reddito/Pensione di Cittadinanza, diffusi dall’Inps.
La misura. Il Reddito di cittadinanza (Rdc) è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale; si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale. Come stabilito dal DL n.4/2019, convertito in Legge n.26/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale. Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza (Pdc) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.
Canale di trasmissione delle domande. Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione si evince che il 78% viene trasmessa dai CAF e dai Patronati e solo il 22% dalle Poste Italiane. Le regioni del Sud e delle Isole, con 777 mila domande (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 388 mila domande (28%), e da quelle del Centro con 230 mila domande (16%).
Le domande accolte. Delle 905 mila domande accolte, 793mila riguardano nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza, con 2,1 milioni di persone coinvolte. Le restanti 112mila sono nuclei percettori di Pensione di Cittadinanza, con 128mila persone coinvolte. I nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 61% del totale delle prestazioni erogate, seguono le regioni del Nord con il 24% ed infine quelle del Centro con il 15%. A fronte di 905 mila domande accolte sono state coinvolte 2,2 milioni di persone, di cui 1,4 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 480 mila nelle regioni del Nord e 308 mila in quelle del Centro. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza è la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 54% dei nuclei beneficiari. Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nel 90% dei casi risulta erogata ad un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari dei casi precedenti.
Gli importi erogati. L’importo medio mensile erogato nei primi tre mesi dall’istituzione della prestazione è pari a 489 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% nelle regioni del Centro e del Nord. L’importo medio mensile varia anche in funzione della prestazione percepita: mediamente vengono erogati 526 euro per il Reddito di Cittadinanza e 207 euro per la Pensione di Cittadinanza. Il 68% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore ai 600 euro e solo l’1% un importo mensile superiore ai 1.200 euro. La classe modale risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (169 mila).
La distribuzione mensile delle prestazioni erogate. Nel mese di aprile sono state erogate 564 mila prestazioni per un importo medio di 498 euro; nel mese di maggio si è registrato un incremento del 26% con 713 mila prestazioni che hanno conservato pressoché lo stesso importo medio; nel mese di giugno si è raggiunto il picco di 809 mila prestazioni con un importo medio di 477 euro.
Le caratteristiche dei nuovi nuclei familiari: numero di componenti, presenza di minori e disabili. L’importo medio varia passando da 387 euro per i nuclei monocomponenti a 614 euro per i nuclei con 6 o più componenti. I nuclei con minori sono 329 mila: essi rappresentano il 36% dei nuclei beneficiari e coprono il 58% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale. I nuclei con disabili sono 192 mila e rappresentano il 21% dei nuclei beneficiari, coprendo il 21% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 36% del totale. Delle oltre 2,2 milioni di persone coinvolte, 580 mila sono minorenni; la distribuzione per numero componenti del nucleo vede la prevalenza (oltre il 58%) di nuclei composti da una o al massimo due persone; il numero medio di persone per nucleo familiare è pari a 2,4 mentre l’età media dei componenti è pari a 36,4 anni.
Le componenti della prestazione. A livello economico il beneficio si compone di una parte a integrazione del reddito familiare fino 6.000 euro annui (elevata a 7.560 euro nel caso di Pensione di Cittadinanza) moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC/PdC, oltre che di un contributo per l’affitto o per il mutuo sulla base delle informazioni rilevabili dalla dichiarazione ISEE. La tabella successiva mostra come varia l’importo medio della prestazione in funzione delle componenti del beneficio: l’importo medio mensile più alto, 610 euro, risulta essere quello percepito dai nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza con a carico un mutuo, mentre quello più basso, pari a 204 euro, è percepito da coloro che godono della Pensione di Cittadinanza con a carico un canone di locazione.