Lo stipendio è uno degli elementi principali di soddisfazione nel lavoro (seppur non sia l’unico). La gratificazione del lavoratore rispetto alla propria remunerazione è influenzata infatti da diverse dinamiche, alcune strettamente legate alla composizione del pacchetto retributivo, altre intangibili e non direttamente connesse a quest’ultimo. L’obiettivo di questa indagine è volto a misurare quanto i lavoratori dipendenti italiani sono soddisfatti della loro retribuzione e quali sono i principali fattori che possono impattare su questa opinione.
La policy retributiva deve garantire il soddisfacimento dei bisogni umani fondamentali e l’equità, ma anche mettere in evidenza la relazione fra il contributo fornito (la performance) e la retribuzione. JobPricing, a partire da questa considerazione, propone uno studio incentrato sul livello di soddisfazione dei lavoratori italiani nei confronti del proprio stipendio. Lo studio è stato condotto su un campione di 1.056 intervistati, raccogliendo la percezione degli individui in relazione a una serie di aspetti che influiscono sulla soddisfazione della propria condizione retributiva.
SODDISFATTI O NO? | L’opinione generale – Quanto sono soddisfatti i lavoratori dipendenti italiani del loro pacchetto retributivo, in generale? La prima risposta data è quella più di pancia, meno ragionata. In una scala da 0 a 10 (dove 5 è il valore “neutro”) il risultato emerso è pari a 3.9. Solo il 3% dichiara di essere pienamente soddisfatto del proprio pacchetto retributivo, mentre più di un quinto dichiara – all’opposto – di esserne fortemente insoddisfatto. Nel dettaglio, il maggior grado di soddisfazione si associa a profili dirigenziali, lavoratori di grandi imprese, al Nord e nel settore industriale e dei servizi finanziari.
I TEMI | Equità interna e esterna, relazione tra performance e retribuzione, trasparenza e meritocrazia – Le successive domande dell’indagine sono volte ad indagare il grado di soddisfazione su altre tematiche: in materia di equità interna ed esterna, i lavoratori dipendenti italiani si dividono a metà tra chi ritiene di essere retribuito equamente (rispetto ai propri colleghi o rispetto al mercato) e chi no; solo un lavoratore su tre ritiene di essere retribuito secondo il contributo fornito nel raggiungimento degli obiettivi aziendali loro assegnati, raggiungendo un indice pari a 4.5 nel caso però vi sia una retribuzione variabile formalizzata individuale in aggiunta a quella fissa; sempre divisi a metà, ma con prese di posizione più polarizzate, quando si parla di trasparenza (nei processi di riconoscimento del merito da parte dell’azienda). Un responso negativo emerge infine quando si parla di meritocrazia: meno di un decimo dei partecipanti dichiara di essere d’accordo sulla presenza di riconoscimenti basati sul merito, un terzo è in completo disaccordo. Guardando nel dettaglio, sono le aziende più piccole quelle dove aumenta l’opinione positiva.
Un dato significativo emerge nell’analisi di come si modifica l’opinione rispetto a questi ultimi 3 aspetti indagati (retribuzione e performance, trasparenza e meritocrazia) in funzione della composizione del pacchetto retributivo degli intervistati, confermando in generale una tendenza per cui, chi riceve un variabile contrattualizzato preferibilmente assegnato su base individuale è generalmente più soddisfatto di coloro che percepiscono la sola retribuzione fissa, senza altri benefit/incentivi.
LE LEVE PIU’ GETTONATE| Cosa fa scegliere un posto di lavoro? – Escludendo la retribuzione fissa (che, con un risultato atteso, è l’incentivo più accattivante secondo i lavoratori), le leve considerate più importanti nella scelta di un lavoro sono a carattere non monetario, indifferentemente dall’inquadramento del lavoratore che ha espresso l’opinione, sia esso un impiegato, un quadro o un dirigente. In ordine compaiono: la possibilità di sviluppo di carriera e la formazione professionale, la relazione positiva con i colleghi e la flessibilità di orari – intesa anche come corretto bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata. L’elemento variabile nella retribuzione e i benefit assumono invece un peso secondario in questa fase.
Il report completo, con tutti gli indici e l’approfondimento dei dati è consultabile e scaricabile gratuitamente dal sito di JobPricing al link: SoddisfazioneStipendio.
A proposito di JobPricing – E’ il portale di HR Pros, società di consulenza che offre servizi nell’ambito dei sistemi di gestione delle Risorse Umane e della progettazione organizzativa. Grazie all’esperienza più che ventennale maturata dai Partner in tema di Compensation & Benefit, JobPricing è in grado di offrire prodotti e servizi di consulenza innovativi per le Aziende, in particolare benchmark approfondito con JP Analytics (www.jpanalytics.it), il più completo sistema software di consultazione di profili retributivi Italiani. All’interno di JP Analytics si trovano complete informazioni sulle retribuzioni di oltre 1.500 ruoli, riferiti a 34 comparti (industry) diversi del settore privato.