Il lavoro si trova al bar. E’ questa la sfida di Workcoffe, una catena di bar sui generis in cui tra un cappuccino e una brioches si può trovare lavoro, oppure partecipare ad utili workshop di orientamento e incontri periodici con le aziende. Uno spazio informale e fuori dagli schemi in cui la ricerca di lavoro avviene in modo più leggero ma non meno qualificato. Anzi. Tra i promotori dell’iniziativa ci sono WorkOpp, una agenzia per il lavoro e il Cesvip che si occupa di sviluppo per la piccole e media impresa. Sono già tre i Workcoffe aperti e si prevedono prossime aperture. Abbiamo sentito il responsabile del progetto, Luigi Ronda, per farci spiegare meglio il senso dell’iniziativa.
Cos’è il progetto Workcoffee, come funziona e quali gli obiettivi che si prefigge?
E’ un progetto che nasce dall’idea di un gruppo di società che si occupano di servizi attivi per il lavoro, formazione e ricerca e e selezione. Workcoffee è una catena di bar con il lavoro al centro: i Workcoffee sono pubblici esercizi da un lato del tutto tradizionali, dove chiunque può entrare per bere un caffè sfogliando il giornale, fermarsi per la sua pausa pranzo o venire a prendere un aperitivo con gli amici. Ma ciò che differenzia Workcoffee è che al suo interno si offrono servizi e strumenti gratuiti destinati a chi cerca occupazione, e si organizzano eventi e appuntamenti informali intorno al tema del lavoro.
L’obiettivo primario di Workcoffee è quello di creare un contesto nuovo e informale dove sia possibile trovare risposte qualificate ed efficaci per intraprendere una ricerca di lavoro davvero attiva, e dove anche il tema del lavoro sia declinato con modalità nuove e coinvolgenti; ma soprattutto Workcoffee nasce con l’idea di non lasciare nessuno da solo, perché sappiamo che la ricerca di lavoro è un percorso spesso accidentato e critico, e affrontarlo con il supporto di personale qualificato in una situazione informale che facilita la condivisione può renderlo maggiormente efficace e lineare.
Dove nasce l’idea di offrire servizi e worshop sul lavoro in un contesto, diciamo così, non convenzionale? L’informalità è uno dei tratti distintivi del nuovo mercato del lavoro. Da qui l’idea di unire cappuccino e ricerca di un lavoro?
In tanti anni di attività nel settore delle risorse umane e delle politiche attive del lavoro ci siamo resi conto che la ricerca di occupazione segue, in Italia, percorsi non sempre coinvolgenti, in luoghi spesso eccessivamente burocratizzati e non particolarmente accoglienti: questo limite contribuisce all’aggravarsi di un fenomeno di dispersione che in Italia tocca volumi allarmanti, sono circa tre milioni i giovani che non studiano, non lavorano, non fanno formazione e neanche sono attivi in strategie di ricerca di occupazione, e crediamo che questo sia anche dovuto alla scarsa capacità di accoglienza e coinvolgimento che hanno i luoghi tradizionalmente o istituzionalmente deputati alla ricerca di lavoro.
Da qui nasce dunque l’intuizione di dar vita ad un contesto nuovo e informale, dove le persone possano innanzitutto sentirti a proprio agio e di conseguenza attivarsi con maggior partecipazione, dove possano trovare operatori qualificati, strumenti concreti e anche altri ragazzi o ragazze, uomini o donne che come loro stanno attivando un percorso di inserimento nel mondo delle professioni, per condividere strategie, difficoltà e successi.
Quali riscontri di partecipazione e di apprezzamento state avendo? In che modo riuscite a coniugare l’utenza del bar con quella tipica di chi è in cerca di lavoro?
Workcoffee è un format nuovo e anche particolarmente originale, ed in effetti uno dei suoi aspetti più critici è riuscire a far convivere nello stesso contesto esigenze e dinamiche così diverse: i nostri bar sono luoghi che coniugano informalità e professionalità sia per quanto riguarda gli aspetti legati al lavoro (Work) che quelli caratteristici del pubblico esercizio (Coffee), perché vogliamo che tanto i nostri utenti quanto i nostri clienti in un Workcoffee si sentano a proprio agio, accolti e liberi di fruire di spazi o servizi o di accedere alle offerte che proponiamo. E’ questo il filo conduttore che tiene legate due anime tradizionalmente separate: nei nostri bar riescono a convivere le esigenze del ragazzo che cerca occupazione con le richieste del cliente, momenti dedicati all’approfondimento e le situazioni più informali normali per un pubblico esercizio.
In cosa consistono le attività legate all’incontro tra domanda e offerta di lavoro? Quali servizi offrite?
In Workcoffee chi cerca occupazione può trovare servizi qualificati, a sua disposizione e rigorosamente gratuiti, per intraprendere un percorso di ricerca attiva ed efficace, e per entrare in contatto con il mondo del lavoro: Workcoffee non è un’agenzia, dunque non è nei Workcoffee che si realizza effettivamente l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, quanto invece un luogo informale in cui viene offerto supporto per fornire a chi a noi si rivolge gli strumenti opportuni utili alla strutturazione di una strategia incisiva per la ricerca di lavoro.
Gli strumenti di Workcoffee si articolano su tre livelli: i servizi in autofruizione, che chiunque può utilizzare autonomamente, tra cui ad esempio bacheche con annunci e offerte di lavoro, una postazione internet per le ricerche online, moduli per esporre la propria candidatura, una selezione di quotidiani e periodici che pubblicano annunci e notizie di lavoro, una biblioteca di testi specifici, un wi-fi gratuito e a libero accesso; secondariamente un livello di servizi in erogazione, presidiati e gestiti direttamente dall’operatore dei servizi al lavoro: colloqui di accoglienza e orientamento ai servizi o gruppi tematici (Job Point) in cui si affrontano tematiche legate alla ricerca attiva del lavoro come per esempio la redazione di un curriculum efficace o la simulazione di colloqui di selezione; infine il livello dei servizi in partecipazione, appuntamenti a carattere più informale che si svolgono normalmente all’ora dell’aperitivo nel corso dei quali incontrare in un contesto più informale le aziende del territorio, ascoltare le testimonianze di protagonisti di esperienze di autoimprenditoria, confrontarsi liberamente con esperti e consulenti, esercitarsi in conversazioni in lingua davanti a un aperitivo da prendere insieme.
Workoffe è una iniziativa in franchising oppure c’è una gestione diretta?
Workcoffee non è un franchising: la gestione è diretta ed è in capo alla società. Questa scelta deriva dal fatto che Workcoffee lavora in sinergia con le società del network a cui appartiene, enti di formazione e agenzie di selezione, e dunque da una parte è essenziale per il nostro progetto che la gestione sia effettivamente diretta e qualificata, dall’altra i Workcoffee nascono dove già le società del gruppo sono presenti e attive sul territorio, così da garantire una massima capacità di penetrazione e di risposta alle esigenze della nostra utenza.
Per saperne di più: www.workcoffee.it.