(AGI) – Il pubblico impiego italiano sta dimagrendo (-5,5 per cento in 4 anni) e costa sempre meno ai cittadini. Il numero di dipendenti e la spesa per il personale sono in linea con il resto d’Europa e al di sotto di realtà come Francia e Regno Unito. Eppure il settore ha bisogno di un piano straordinario, che ne migliori l’efficienza senza continuare a incidere indistintamente sul personale.
Queste le conclusioni dell’Osservatorio SDA Bocconi sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche (Ocap), che verranno presentate all’incontro “La p.a. che vogliamo” che si terra’ dopodomani nell’ateneo. Tra il 2008 e il 2012 il numero dei dipendenti pubblici , riferisce l’Ocap, e’ diminuito del 5,5 per cento portandosi a 3.238.474 unità e la spesa per i dipendenti pubblici e’ calata del 4,38 per cento a 165,4 miliardi di euro, ovvero 2.717 euro pro capite – poco al di sotto della media europea (2.736 euro), ma ben al di sotto di paesi dalle dimensioni e dallo sviluppo paragonabili al nostro, come Francia (4.080 euro pro capite) e Regno Unito (3.260 euro).
Anche il rapporto tra la spesa per i redditi da lavoro dei dipendenti pubblici e totale della spesa pubblica corrente si è portato leggermente al di sotto della media europea (24,8 per cento contro 24,9 per cento), con un calo di quasi due punti dal 2008. Ancora più significativo, secondo l’Ocap, è il taglio del numero dei dirigenti pubblici tra il 2007 e il 2012: -19 per cento nei ministeri, -13 per cento nelle regioni a statuto ordinario, -31 per cento nelle province, -20 per cento nei comuni.
Altra nota positiva è il tasso di femminilizzazione della P.a., ben al di sopra di quello del settore privato anche a livello dirigenziale. Le dirigenti donne, tra il 2007 e il 2012, sono passate dal 35,3 per cento al 39,49 per cento nei comuni, dal 26,44 per cento al 31,07 per cento nelle province, dal 30,18 per cento al 36,31 per cento nelle regioni a statuto ordinario e dal 34,47 per cento al 42,93 per cento nei ministeri.
“La terapia d’urto inaugurata nel 2010, e che si concretizza soprattutto in riduzione del turn-over e blocco della contrattazione – ha spiegato Giovanni Valotti, responsabile dell’Ocap, – hanno avuto un effetto di dimagrimento, ma anche effetti collaterali come l’invecchiamento del personale, con quasi meta’ dei dipendenti over 50”. Nel corso del convegno si proporranno interventi straordinari in cinque aree: bilanci e controlli; innovazione e agenda digitale; gestione dei servizi e partnership pubblico-privato; performance management; human resources management.