Pagine e pagine da leggere. Libri da memorizzare e imparare perfettamente. Formule o poemi da ricordare. Questo è il mese di gennaio: test, esami all’università, prove parziali di corsi da infiniti cfu. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Matteo Salvo, un ragazzo che mentre studiava ingegneria ha frequentato un corso per imparare a memorizzare più velocemente e oggi è diventato l’unico istruttore in Italia certificato direttamente da Tony Buzan, guru della materia, per insegnare le Mappe Mentali. Pensate che, durante il Word Memory Championship dello scorso anno ha memorizzato un numero lungo 168 cifre in 5 minuti. Insomma, non disperate: un metodo per superare la sessione degli esami di gennaio c’è.
Chi è Matteo Salvo – “Ai tempi dell’Università – ci spiega Matteo Salvo che è laureato in Ingegneria Meccanica – praticavo sport a livello agonistico ed ero costantemente indietro con i miei studi. Nonostante la determinazione, i risultati non erano proporzionati né all’impegno né al tempo dedicato. Quando studiavo, quello di cui mi rendevo conto era che se avessi avuto un metodo efficace, avrei potuto ottenere risultati migliori in meno tempo. Così ho fatto alcune ricerche e ho scoperto che esistevano le metodologie di apprendimento rapido. Purtroppo non mi erano mai state insegnate a scuola”.
Dall’università ai banchi della sua scuola – Matteo Salvo, classe 1976, si avvicina così alle tecniche di memoria, che gli permettono d’immagazzinare quantità d’informazioni che prima non sarebbe mai riuscito a imparare. “La cosa che più mi sorprendeva però era la velocità con la quale potevano essere assimilate, oltre che la sicurezza nel richiamarle alla memoria. Da lì ho iniziato a nutrire una profonda passione per tutto ciò che era il miglioramento e lo sviluppo delle risorse mentali”. Era il Novembre del 1998 e aveva 22 anni. Inizia a lavorare con diverse società che operano nel settore, fino ad arrivare a oggi, che insegna in Italia e all’estero in lingua italiana, inglese e spagnola strategie di apprendimento efficace e nel miglioramento e nello sviluppo delle risorse umane. Inoltre, ha fondato e dirige la scuola MindPerformance, con sede a Torino, è docente di mnemotecnica presso diverse scuole e accademie, tiene seminari e ha scritto anche un libro.
Risultati – “Ho ottenuto dei risultati nel campo dell’apprendimento che non avrei mai ritenuto possibili. Ho iniziato a partecipare ai campionati di memoria e sono il migliore ‘mental athlete’ italiano di sempre nella classifica mondiale”. Matteo sul web è diventato famoso anche per aver partecipato ad alcune trasmissioni tv. Lo scorso anno, per esempio, in uno show in Rai ha riconosciuto, tra oltre 80 border collie, 5 esemplari da un dettaglio del muso mostrato in fotografia, indicando nome, età e sesso del cane. A tornei importanti nel mondo, come per esempio le Memoriadi, ha superato prove come le ‘hour cards’, che richiedono di memorizzare 11 mazzi di carte e mezzo in 60 minuti. “Sono ancora molto distante dai risultati a cui ambisco – ammette però Matteo – ma so cosa devo fare per raggiungerli quindi vedremo di migliorare ai prossimi campionati”.
Alcuni corsi – “Molti pensano – conclude il ‘memorizzatore’ – che io abbia un dono di natura, ma in realtà mi sono avvicinato a queste tecniche perché avevo difficoltà di apprendimento. Impiegavo troppo tempo a preparare i miei esami e volevo più spazio per il tempo libero”. Sul suo sito sono descritti i corsi in cui insegna, come tecnica di memoria, lettura veloce e mappe mentali e si possono trovare anche alcune testimonianze di suoi ex allievi.
Intanto qualche consiglio – Sul web intanto abbiamo letto, tra blog e forum, qualche consiglio dato da alcuni esperti. Ecco quello che è emerso.
Secondo la maggior parte degli autori, per migliorare la propria memoria è necessario utilizzare i cosiddetti “tag mentali”. Ogni volta, cioè, che si devono memorizzare nomi, date, numeri, fatti o concetti bisogna creare nella propria mente un’ ‘etichetta’ per identificare l’origine delle informazioni da ricordare, magari associando un’immagine buffa che leghi il tag origine al tag oggetto e visualizzare un’immagine per identificare i concetti chiave da ricordare.
Un altro metodo, per la ‘memoria permanente’, è quello di scrivere un elenco dei punti che si desiderano ricordare e ripassarli per 5 minuti ogni 20 minuti di studio. Al termine della giornata, magari prima di andare a dormire, bisogna ripassa l’elenco dei punti chiave. E il gioco è fatto. Fateci sapere se funziona.