Si è concluso il vertice odierno tra Governo e Sindacatisul tema Pensioni e Previdenza Complementare. Al centro l’obiettivo condiviso di “superare la legge Fornero” e la richiesta delle parti sociali di “garantire una flessibilità maggiore in uscita, ragionare sul lavoro discontinuo, affrontare il tema della pensione di garanzia per i giovani”.
Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha definito l’incontro “molto positivo” e ha confermato quanto anticipato nei giorni scorsi su KONGNews: la nomina di tre commissione di esperti (sulla separazione tra previdenza e assistenza, sui lavori gravosi e sull’impatto economico delle misure) che accompagneranno il percorso di riforma, per arrivare ad una nuova verifica politica a marzo prima della discussione sul Dpef ad aprile.
Gli incontri tecnici tra governo e sindacati partiranno già tra pochi giorni: il primo è fissato per il 3 febbraio (sulla pensione di garanzia per i giovani), il secondo il 7 febbraio (sulla rivalutazione delle pensioni in essere) il terzo il 10 febbraio (sulla flessibilità in uscita) e il quarto il 19 febbraio (sulla previdenza complementare). Un incontro di verifica politica è fissato invece per marzoin data ancora da decidere, comunque prima della discussione sul dpef che avverrà ad Aprile.
Sulle pensioni si è “avviato un confronto serio, un inizio importanteche va nella direzione di rispondere alla nostra piattaforma”riconosce il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ma tutti e tre i leaders sindacali sottolineano la necessità di una riforma che preveda maggiore flessibilità in uscita.
Per il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra “è necessario pensare ad una riforma con flessibilità in uscita a partire dai 62 anni di età.” Chiede un sistema più flessibile anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo e Maurizio Landini propone “l’uscita flessibile dai 62 anni, accompagnata da misure che dimostrino particolare attenzione ai lavori gravosi”.