Artigiani. Nel 2022 risultano iscritti all’Inps 1.542.299 artigiani, il 2,2% in meno rispetto al 2021 (1.576.335 iscritti) e l’1,9% in meno rispetto al 2020 (1.572.623 iscritti). Sempre nel 2022 si nota una marcata prevalenza di titolari che, con 1.432.836 iscritti, costituiscono il 92,9% del totale. La distribuzione per qualifica denota una costante e lenta crescita dei titolari a discapito dei collaboratori.
Analizzando la serie storica degli ultimi dieci anni, si rileva che il numero degli iscritti decresce di oltre due punti percentuali dal 2014 al 2017 e di oltre un punto percentuale per gli anni dal 2018 al 2020. Nel 2021 si osserva un leggero cambio di tendenza, con una crescita dello 0,2%, e di nuovo una decrescita del 2,2% nel 2022.
Analizzando i dati del 2022 per sesso e qualifica, si nota una prevalenza di titolari maschi i quali, con 1.158.084 iscritti, costituiscono l’80,8% del totale dei titolari contro il 19,2% (274.752) dei titolari femmine. All’interno dei collaboratori la differenza per genere è meno marcata: infatti i maschi, con 61.723 iscritti, sono poco più della metà del totale dei collaboratori (56,4%), contro 47.740 femmine.
Più della metà degli artigiani (56,1%) si trova nelle regioni del Nord. Il Nord Ovest è l’area geografica che, con il 31,2%, presenta il maggior numero di artigiani, seguito dal Nord Est con il 24,9%, dal Centro con il 20,5%, dal Sud con il 15,7% e dalle Isole con il 7,7%. La maggior parte si concentra in Lombardia, con 284.971 iscritti (18,5%); seguono l’Emilia-Romagna con 159.508 iscritti (10,3%), il Veneto con 158.403 iscritti (10,3%) e il Piemonte con 140.378 iscritti (9,1%).
Il 33,0% degli artigiani si concentra nella classe di età tra i 50 e i 59 anni; segue la classe 40-49 anni con il 26,2%; gli ultrasessantenni sono il 21,4%, e solo il 4,8% ha meno di 30 anni di età.
Commercianti. I commercianti iscritti nel 2022 sono 2.084.186, numero sostanzialmente stabile rispetto al 2021 (-0,1%) e al 2020 (-0,1%). Anche tra i commercianti prevalgono i lavoratori maschi, che nel 2022 costituiscono il 65,3% dei lavoratori, percentuale in lieve aumento nel corso del tempo. Analizzando il numero di iscritti dal 2013 ad oggi, si deduce che l’andamento dei lavoratori è decrescente: decresce di circa mezzo punto percentuale fino al 2015, di circa un punto percentuale tra il 2016 e il 2019, e di oltre due punti percentuali dal 2019 al 2020. Rimane stabile nel 2021 e 2022.
La distribuzione per sesso e qualifica nell’anno 2022 evidenzia una sostanziale prevalenza dei maschi tra i titolari con 1.296.086 iscritti (67,3%), mentre a prevalere tra i collaboratori, con 91.980 iscritte, sono le femmine (58,3%).
La maggior parte dei commercianti (29,9%) si concentra nella fascia di età tra i 50 e i 59 anni, il 25,0% ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e il 22,6% ha più di 60 anni. Nel complesso, il 77,4% si concentra nelle classi di età dai 40 anni in su, mentre solo il 6,4% ha un’età inferiore ai 30 anni.
Il 26,3% dei commercianti si trova nel Nord Ovest, il 19,5% nel Nord Est, il 21,1% al Centro, il 23,3% al Sud e il 9,8% nelle Isole. La regione con il maggior numero di commercianti è la Lombardia con 318.754 iscritti, pari al 15,3% del totale, seguita dalla Campania (10,2%), dal Lazio (9,6%), dal Veneto (8,1%), dall’ Emilia-Romagna (7,7%) e dal Piemonte (7,6%).