LabItalia – Ingegneri, idraulici e civili, informatici, tecnici, geometri, ragionieri, ma anche laureati in giurisprudenza e in materie economiche e umanistiche. Sono le professioni dell’acqua, quelle che si ‘nascondono’ dietro a ogni sorso che beviamo: personale altamente qualificato che ogni giorno gestisce un sistema di grande complessità fatto di oltre 7.000 km di rete di acqua potabile e 6.000 km di fognature. Per questi profili, le opportunità di lavoro non mancano.
Almeno stando ai numeri del Gruppo Cap, la utility pubblica che gestisce il Servizio idrico integrato per 252 Comuni della Provincia di Milano, Monza-Brianza e Pavia, che per il 2015 ha in programma 28 assunzioni, che porteranno l’organico a quota 865 addetti, a cui si aggiungono 40 stage attivabili durante l’anno (questi ultimi già on line nella sezione ‘Lavora con noi’ del sito www.gruppocap.it).
“In questo periodo storico – spiega Alessandro Russo, presidente del Gruppo Cap – poter annunciare un piano di assunzioni così significativo è ben di più di un motivo di soddisfazione. Gestire un servizio di pubblica utilità significa anche avere il dovere di generare valore da ridistribuire sul territorio, a livello locale e nazionale. Queste 68 nuove opportunità, dedicate soprattutto a giovani e ai neolaureati e categorie protette, rappresentano proprio questo: un segnale di discontinuità concreta sul mercato del lavoro che sappiamo bene essere stato duramente colpito da questa crisi economica”.
Ad oggi, nel Gruppo Cap lavorano 837 persone e l’obiettivo è quello di diventare sempre di più un punto di riferimento per la qualità del posto di lavoro, nell’ottica del brand recruiting. Per queste ragioni, è stato intrapreso un percorso di social accountability che ha portato il Gruppo a ottenere all’inizio di quest’anno la SA 8000, la certificazione internazionale che garantisce una gestione aziendale attenta alla responsabilità sociale d’impresa e il rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzia di sicurezza e salubrità del posto di lavoro.
Certificazione che si aggiunge alle Ohsas 18001, Iso 9001 e Iso 14001 già possedute e al recentissimo ottenimento del massimo punteggio – le tre stellette – nel rating di legalità dell’Antitrust.