In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO/BIT) per il 28 aprile di ogni anno, il public cloud provider Netalia spinge l’acceleratore sulla prevenzione e sulla gestione delle situazioni di rischio dei lavoratori con il suo supporto a Smart Track, PMI innovativa che risponde alla più importante sfida sociale lanciata dalla 4° rivoluzione industriale: utilizzare le nuove tecnologie per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ogni anno 2,78 milioni di lavoratori muoiono infatti per infortuni sul lavoro, 2,4 dei quali per malattie legate alla professione. Altri 374 milioni di lavoratori soffrono di patologie legate a incidenti non mortali avvenuti sul posto di lavoro. Si stima che i giorni di lavoro persi rappresentino globalmente almeno il 4% del PIL mondiale e che in alcuni paesi questa cifra salga fino a oltre il 6%*
Nonostante l’adeguamento delle normative e delle leggi a tutela della sicurezza sul posto di lavoro, la salvaguardia delle risorse umane rimane infatti uno dei primari problemi irrisolti del mondo industriale contemporaneo, una delle principali scommesse da indirizzare per l’utilizzo e il reale successo di nuovi scenari produttivi e logistici dell’Industria 4.0.
“In un momento in cui i sistemi di sorveglianza human-to-human fanno fatica a reggere il peso degli effetti della pandemia, ecco che arriva in soccorso la tecnologia – ha commentato Alberto Clavarino, Direttore Generale di Netalia – Come tutti sappiamo, oltre agli evidenti danni subiti, la pandemia da Covid-19 ha tuttavia accelerato l’adozione di soluzioni che per lungo tempo sono state considerate procrastinabili. Ora non è più possibile concedersi questo lusso: la cultura della sicurezza è diventata parte della nostra quotidianità, una esigenza a cui si deve prestare molta attenzione. E la sicurezza sul lavoro passa anche dalla protezione dei dati dei lavoratori e dalla tutela delle informazioni che le aziende raccolgono per la prevenzione e la gestione delle situazioni di rischio. Per questo è estremamente importante essere in grado di offrire una infrastruttura cloud compliant by design, certificata e che garantisca la raggiungibilità giuridica del dato. Come genovesi siamo orgogliosi di affiancare Smart Track in questa avventura”.
Smart Track, anch’essa fondata nel capoluogo ligure, ha infatti sviluppato una piattaforma IoT per la protezione dei lavoratori basata su dispositivi indossabili proprietari e sensori innovativi in grado di gestire in automatico emergenze ed evacuazioni, minimizzare i tempi di intervento e salvare, così, più vite umane. La soluzione IoT per il connected worker è basata su dispositivi indossabili chiamati WeTAG, associati alle persone, che comunicano con una rete di sensori chiamati “ancore” installate sul sito che fungono da satelliti indoor per geolocalizzare l’evento di emergenza.
“In Italia il Datore di Lavoro è responsabile in caso di omissione di cautele antinfortunistiche, casistica per la quale è prevista la condanna penale, e per tutti i casi in cui è stato violato l’obbligo di sorveglianza dei dipendenti, secondo l’articolo 2087 del codice civile – ha aggiunto Saverio Pagano, CEO di SmartTrack – Il nostro sistema consente di andare incontro al datore di lavoro in questo periodo particolarmente difficile e offrirgli un sistema automatizzato, sicuro e facilmente implementabile soprattutto alla luce delle nuove disposizioni anti-covid sulla riduzione del personale all’interno dei luoghi di lavoro”.
La piattaforma per il lavoratore 4.0 di Smart Track, ospitata sull’infrastruttura certificata Netalia, tra le varie soluzioni disponibili permette di implementare il controllo transiti a mani libere e verificare in tempo reale la condizione “uomo a terra” tramite l’utilizzo della piattaforma inerziale presente all’interno del WeTAG in 3 casi differenti: quando l’Inclinazione è superiore a 75° rispetto alla condizione di riposo prefissata, quando si registra un’assenza di movimento prolungata e quando viene rilevata una brusca accelerazione che indica una caduta dell’operatore. Per minimizzare l’invio di falsi allarmi, inoltre, è previsto un pre-allarme direttamente ed esclusivamente all’operatore che può tacitarlo tramite un apposito tasto. Un lavoratore, tramite il WeTAG, può anche inviare una segnalazione di allarme volontario tramite la pressione prolungata.
“Per garantire la completa privacy del lavoratore, la soluzione è attivabile in due modalità. La prima è completamente anonima, non vi è alcuna associazione nome – dispositivo; in alternativa è possibile attivare la geolocalizzazione dell’evento di emergenza esclusivamente a seguito della ricezione di un allarme: ad esempio in caso di condizione “uomo a terra” o in caso di evacuazione del sito. In questo modo è possibile rispettare la privacy del lavoratore poiché il sistema rimane in “sleep mode” fino a che non viene generato un segnale di allarme e di necessità di intervento. La collaborazione con Netalia, oltre a fornire un’infrastruttura tecnologica di altissimo livello, permette di completare e integrare l’aspetto di privacy e sicurezza, estendendolo alle modalità di conservazione a norma dei dati” – ha concluso Saverio Pagano.
Tra le aziende che hanno sposato la soluzione Smart Track su infrastruttura sicura Netalia si trovano già importanti realtà come Ansaldo Energia e Grom.