Nel decreto Cura Italia approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale sono stati stanziati 25 miliardi di euro di risorse che potranno attivare un effetto leva complessivo di 350 miliardi di euro per rilanciare l’economia e sostenere le imprese e i lavoratori, dipendenti, autonomi e professionisti, nonché i settori produttivi del Paese coinvolti dall’emergenza Covid-19. E’ quanto rileva il MiSE in una nota.
Le risorse. In particolare, il Ministero dello Sviluppo economico ha lavorato per garantire liquidità alle imprese soprattutto attraverso il Fondo di Garanzia per le Pmi che è stato ampliato di 1,5 miliardi di euro; sostegno ai lavoratori con maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali; sospensioni dei versamenti fiscali e previdenziali con credito d’imposta a favore delle botteghe e dei negozi, nonché per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.
Sostegni alle imprese. Sono state introdotte inoltre, – prosegue il MiSE – misure straordinarie per il rilancio del Made in Italy, per i contratti di sviluppo strategici e innovativi e per il supporto dei settori coinvolti dall’emergenza Covid-19: dall’agricoltura alla pesca, dal turismo allo spettacolo. Previsti infine sostegni sia alle imprese fornitrici di servizi di comunicazioni elettroniche per garantire la funzionalità delle reti, sia alle produzioni di dispositivi sanitari di protezione individuale.
Liquidità per le imprese. 1,5 miliardi aggiuntivi sul Fondo di garanzia per le Pmi per agevolare l’accesso al credito delle Pmi: estensione importo massimo garantito fino a 5 milioni di euro per singola impresa; gratuità della garanzia e nessuna valutazione dell’andamento dell’impresa negli ultimi 6 mesi ai fini della classificazione del rischio; per gli importi fino a 1,5 mln di euro, garanzia diretta pari all’80 % e al 90% per gli interventi di riassicurazione; estensione automatica garanzia su finanziamenti sospesi; concessione della garanzia diretta, gratuita e senza valutazione, con copertura dell’80% (90% in riassicurazione) per micro finanziamenti a 18 mesi di importo fino a 3 mila euro concessi a favore di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni assoggettati la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19.
Le misure. Secondo il MiSE, sono previsti 80 milioni per garanzie in favore delle imprese agricole e della pesca; 1,73 miliardi per aperture credito, prestiti, sospensioni e dilazioni mutui e finanziamenti con concessione, senza valutazione, della garanzia dello Stato; credito all’esportazione garantito dallo Stato in settori colpiti dall’emergenza sanitaria per operazioni nel settore crocieristico tramite Sace; 400 milioni per estensione Fondo solidarietà mutui “prima casa” per lavoratori autonomi e professionisti danneggiati economicamente dall’emergenza sanitaria (meno 33% di fatturato nell’ultimo trimestre 2019); 1,24 miliardi per credito d’imposta su Dta; 500 milioni per garanzia dello Stato sulle esposizioni assunte da Cassa depositi e prestiti per sostenere finanziamenti alle imprese che hanno sofferto una riduzione del fatturato.
Sostegno ai lavoratori. 5 miliardi per ammortizzatori sociali per uovo trattamento di cassa integrazione ordinario e nuova cassa integrazione in deroga; 2,9 miliardi per indennità una tantum di 600 euro (professionisti e co.co.co iscritti alla gestione separata, autonomi Ago, lavoratori agricoli, lavoratori stagionali del turismo e stabilimenti termali, lavoratori dello spettacolo); 300 milioni per reddito di prima di istanza (dipendenti, autonomi e professionisti iscritti a enti privati di previdenza obbligatoria che abbiano cessato, ridotto o sospeso il rapporto di lavoro o l’attività in conseguenza dell’emergenza sanitaria); nuove domande di disoccupazione; 1,27 miliardi per congedo, indennità e bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting per i lavoratori dipendenti del settore privato-pubblico e i lavoratori autonomi.
Il congedo. 590 milioni per incremento di 12 giorni dei permessi retribuiti – si legge nella nota – 30 milioni per congedo per i lavoratori dipendenti del settore pubblico; 130 milioni per equiparazione a malattia del periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dai lavoratori del settore privato e 880 milioni per premio di 100 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro per i giorni di lavoro svolto andando in sede durante l’emergenza.