“La candidatura per l’Einstein Telescope è una grandissima sfida: le frontiere della ricerca si spostano al confine del cosmo e si declinano sul territorio, con uno sviluppo trasversale, a partire dalle opportunità di lavoro durante la sua costruzione. Si prevedono 36mila persone impegnate in 9 anni, circa 4mila unità l’anno”. Così Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante la presentazione della candidatura italiana del sito di Sos Enattos, in Sardegna, per Einstein Telescope all’Osservatorio Astronomico di Roma.
All’evento del 6 giugno 2023 – riporta il Ministero del Lavoro in una nota – erano presenti anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni; il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani; il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.
Un progetto che parla di ricerca, lavoro e sviluppo del territorio. Secondo il Ministro Calderone, la realizzazione dell’Einstein Telescope avrà un impatto economico totale di circa 6 miliardi di euro. L’infrastruttura, che potenzialmente potrebbe generare un consistente impatto economico, sia nella fase di costruzione, sia in quella di funzionamento, una volta entrata a regime porterebbe sul territorio una forza lavoro qualificata fatta di ricercatori, tecnologi e tecnici che andranno a vivere nell’area in cui sarà realizzata l’infrastruttura.
Nella fase di costruzione l’effetto totale potenziale in termini di occupazione, considerando effetti diretti e indotti è stimato in 36085 unità di forza lavoro, che corrispondono a circa 4mila persone che lavorano full time ogni anno per i 9 anni di costruzione ipotizzati. A regime, l’infrastruttura ospiterà personale altamente qualificato, che lavorerà nel laboratorio e vivrà in loco. Questa comunità comprenderà tanto personale assunto in pianta stabile dalla struttura (circa 160 unità), quanto flussi regolari di ricercatori in visita scientifica, per cui si stimano almeno 250 ricercatori all’anno con una permanenza media individuale pari a 20 giorni.