La Fiom il 16 giugno 2021 compie 120 anni. Le celebrazioni inizieranno mercoledì 16 giugno dalle ore 10 presso l’Aula Magna della Scuola di Lettere Filosofia Lingue dell’Università Roma Tre (via Ostiense 236), con l’iniziativa dal titolo “120 anni di Fiom. La storia continua”. La giornata sarà aperta dal segretario organizzativo Luca Trevisan, e seguiranno gli interventi di Gianni Rinaldini (già segretario generale Fiom e attuale Presidente della Fondazione Claudio Sabattini) e di Maurizio Landini (segretario generale della Cgil), di delegate e delegati e rappresentanti di associazioni. I lavori saranno conclusi dalla segretaria generale Francesca Re David. Nel corso dell’assemblea è previsto l’intervento di Francesco Paolo Palaia che illustrerà il progetto di ricerca sulla storia recente della Fiom, dal 1980 ad oggi, che coinvolgerà un gruppo di giovani storici, ricercatori, sociologi.
“In questi anni – sostiene Francesca Re David, segretario generale Fiom – la precarizzazione dei rapporti di lavoro e l’aumento della concorrenza nel lavoro, hanno colpito tutti i lavoratori soprattutto le giovani generazioni. Le leggi contro il lavoro introdotte dai governi negli ultimi 20 anni hanno sottratto tutele e diritti ai lavoratori, depotenziato la solidarietà di classe, aumentato le disuguaglianze sociali, culturali e reddituali”.
“Poco più del 15% dei giovani è iscritto al sindacato, e questo – spiega Re David – non perché non ci siano giovani lavoratori nelle fabbriche, ma perché molti di loro hanno contratti di lavoro precari, in somministrazione o a tempo determinato, e vivono sulla propria pelle una concorrenza sfrenata mai vista prima. In questa prima iniziativa di celebrazione dei 120 anni della FIOM vogliamo mettere al centro della discussione i giovani, che sono il futuro per il nostro Paese, parlare e discutere della loro condizione di vita e di lavoro, della necessità anche della Fiom di assumere fino in fondo la rappresentanza delle giovani generazioni per dare risposte concrete al disagio sociale e alla richiesta di diritti dentro e fuori i luoghi di lavoro”.
“Il lavoro va redistribuito, il prevedibile aumento della produttività derivante dalla digitalizzazione della produzione e dagli investimenti per la transizione ecologica, va usato per ridurre gli orari e redistribuire il lavoro, per tutelare l’occupazione e favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Le giovani delegate e i giovani delegati che prenderanno la parola nel corso di questa iniziativa – conclude il segretario generale della Fiom – racconteranno le motivazioni del loro impegno collettivo nel sindacato in un’epoca segnata dall’individualismo e dalla solitudine delle persone. Il senso del sindacato d’altra parte è proprio questo: mettersi insieme, lottare insieme per la giustizia sociale”.