Dopo l’incontro con l’ Assessora Laura Baldassarre avvenuto il 31 maggio scorso presso l’ Assessorato alla Persona, risultano totalmente insufficienti le risposte date alle Organizzazioni Sindacali e di fatto, a tutte le lavoratrici e ai lavoratori che nella scorsa settimana hanno messo in atto diverse forme di lotta sindacale – presidi, manifestazioni, sciopero – per far valere i propri diritti a fronte di un Bando di Gara che punta solo sul risparmio e che mette in secondo piano occupazione, salario e servizio di qualità all’utenza. Lo comunicano unitamente Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat CISL Roma Lazio, Uiltucs UIL Roma Lazio e Uiltrasporti UIL Roma Lazio in una nota.
Si è parlato in queste settimane – si legge nella nota – di un “costo pasto” di circa 4 euro, ma ci teniamo a specificare che all’interno di quella cifra sono compresi dagli investimenti sulla riqualificazione dei luoghi, al costo del personale piuttosto che il costo per le materie prime e la gestione bancaria e aziendale nonché le i costi per le attrezzature. Da questa specifica – continua la nota – si evince che il “vero” costo del pasto si aggira attorno ai 2 euro senza distinzione tra tipologie di scuole. Infatti, i nidi, che dovrebbero avere un costo maggiore, sono messi alla pari delle materne e delle elementari.
L’assessora Baldassarre – come riportato dai sindacati – in un’intervista a Roma Today dichiara di dare “piena disponibilità e completa tutela ai diritti dei lavoratori, tutelando le posizioni soggettive di tutti i profili professionali”, una dichiarazione che riteniamo non veritiera in quanto durante l’incontro ha dato una blanda apertura da concretizzarsi solo durante il cambio appalto, ma senza entrare nello specifico e senza dare concrete soluzioni a salvaguardia né delle lavoratrici in forza né tantomeno delle 330 addette delle autogestite e delle 170 cuoche della Multiservizi.
È stata presentata in queste ore la richiesta d’apertura di un tavolo con la Prefettura e la Commissione di Garanzia e annunciamo che la mobilitazione continuerà fino a quando non avremo la certezza di tutelare la qualità, i salari e l’occupazione per le oltre 2000 lavoratrici che ogni giorno attraverso la loro professionalità erogano i pasti a tutti i bambini e le bambine che frequentano le centinaia di scuole di Roma Capitale. Siamo stati convocati – concludono le sigle sindacali – nella giornata di giovedì dalla Commissione Trasparenza.
AGGIORNAMENTO SULL’INCONTRO DI OGGI. Dopo l’incontro avvenuto stamattina – si legge in una nota sindacale – con la Commissione Garanzia, Controllo e Trasparenza del Comune di Roma, le Organizzazioni Sindacali sono ancora una volta a denunciare pubblicamente la totale assenza di volontà da parte dell’Assessorato alla Persona di risolvere le criticità e problematiche che il Bando della Refezione Scolastica produrrà sulle lavoratrici, sui lavoratori e sui piccoli utenti che ogni giorno usufruiscono del servizio mensa. Roma Capitale continua a dichiarare di aver creato un Bando di alta qualità e che introduce novità, mentre noi sosteniamo fermamente che siamo di fronte ad un Capitolato d’Appalto vergognoso, che abbassa la qualità del servizio e che nega le garanzie occupazionali e salariali per oltre duemila lavoratrici.
Dopo un forte pressing da parte delle Organizzazioni Sindacali e dei Consiglieri Comunali presenti, il Dipartimento è rimasto “muto” di fronte alle domande riguardanti le criticità che il bando presentava da principio in merito alle cuoche della Roma Multiservizi (170) e alle lavoratrici delle mense autogestite (330), di fatto escluse dal Capitolato. Vi è una totale lesione dei “diritti sindacali” (diritto d’assemblea e sciopero) ed evidenziamo inoltre che la suddetta Gara d’Appalto non è fatta secondo il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa ma al “massimo ribasso”, nota negativa che si ripercuoterebbe senza ombra di dubbio sul cibo dato ai bambini.
Sono presenti innumerevoli errori strutturali – continua la nota – e ci chiediamo se il RUP – Responsabile unico del Procedimento – si sia reso conto dei danni che ricadranno sul personale dopo l’aggiudicazione della Gara; ovviamente la risposta da parte dell’ Amministrazione Capitolina è stata ancora una volta il totale silenzio. La mobilitazione continuerà e incontreremo prossimamente le Associazioni dei Genitori mentre altre azioni di lotta sindacale verranno messe in campo fino a quando non ci sarà il ritiro del Bando in autotutela e tutti i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non verranno rispettati.