Il 45% circa delle grandi imprese italiane destinano dall’1 al 3% del proprio budget IT alla Security, che è una priorità per quasi il 40% dei CIO (Chief Information Officer): questo perché sempre più ci stiamo trasformando in un’economia data-driven, con le minacce e gli attacchi informatici che si moltiplicano. Se quindi per il mercato IT i dati in sé sono positivi, come riporta l’Assintel Report 2018, l’altra faccia della medaglia è che mancano i professionisti della sicurezza. Le aziende ne hanno estremo bisogno, ma il sistema scolastico e universitario italiano non riescono e formarli nella quantità che serve al mercato dell’offerta.
Il mercato corre, le normative corrono (pensiamo alla scadenza del nuovo GDPR – General Data Protection – che entrerà in vigore il 25 maggio prossimo), mancano le risorse: ecco perché le aziende ICT, attraverso il Gruppo di Lavoro Sicurezza Informatica di Assintel, hanno deciso di correre ai ripari, progettando un Master ad hoc in Cyber Security & Data Protection, che tratterà il tema in tutte le sue dimensioni, dalle Infrastrutture di rete ai servizi ICT, dalle Minacce ICT alle Misure di Sicurezza, dal Risk Management alla Governance e all’IT LAW. Dedicato a laureandi, laureati, ma anche diplomati in ambito scientifico/tecnico e professionisti, ha lo scopo di formare quelle risorse che inizieranno da subito a essere inserite in stage nelle aziende.
Mancano esperti in Cyber Security
Le aziende ICT li formano per poterli assumere: esce il nuovo Master in Cyber Security e Data Protection.
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