Ritentiamo molto positiva la notizia che la Lfoundry di Avezzano (Aq) abbia rinnovato in questi giorni la collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila. Ha dichiarato il Segretario nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis spiegando che l’azienda produttrice di semiconduttori rappresenta un asset strategico sia a livello industriale che tecnologico, non solo per la provincia dell’Aquila, ma per l’intera regione Abruzzo e il Paese.
Il rapporto tra impresa e territorio, impresa, scuola e università, ancor più in un settore estremamente tecnologico e strategico come quello dell’industria dei semiconduttori, è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del territorio e apre prospettive positive sul piano industriale, della ricerca, ma anche dell’ occupazionale e dell’organizzazione del lavoro.
Proprio nell’ottica di “fare sistema” e rilanciare l’attenzione sull’industria nella Marsica e nella provincia dell’Aquila, in particolare di quella dei semiconduttori, a marzo di quest’anno siamo stati, come Fim Cisl fautori di un convegno per dare una spinta positiva a questa importante realtà industriale.
La collaborazione tra Lfoundry e Università degli studi dell’Aquila – sostiene Nobis – va proprio in quella direzione e cioè, creare legami forti di collaborazione e crescita tra impresa e scuola – valorizzando il territorio e il capitale umano con l’obiettivo di creare occupazione di qualità e dall’altra far crescere le imprese.
Ora bisogna puntare e ambire come dicemmo all’epoca sulla costituzione di un ITS dei semiconduttori, sarebbe il primo a livello nazionale e rappresentare un ulteriore tassello importantissimo per la Regione .
Il territorio se riesce a qualificarsi può attirare investimenti legati al progetto europeo 2030 Digital Compass, che si propone di produrre in Europa un quinto dei chip del fabbisogno mondiale entro la fine del decennio con investimento complessivo di 20 miliardi di euro. Le recenti notizie circa il probabile insediamento di Intel in Veneto, con un investimento complessivo di più di 4,5 miliardi di euro e 1.500 occupati, e dell’investimento di 730 milioni di euro di Stmicroelectronics nel sito di Catania con l’assunzione di 700 nuovi dipendenti, testimonia che il nostro paese può riconquistare importanti quote di mercato nella produzione dei semiconduttori.
Occorre quindi sostenere e rinforzare una “azione di sistema” tra imprese, scuole, università, enti locali, Regione Abruzzo e politica tutta per cogliere questa grande opportunità di crescita e sviluppo per tutto l’Abruzzo. La Fim Cisl è a disposizione per lavorare al raggiungimento di questo importante obiettivo che coinvolgerebbe i giovani, della provincia e della regione, in un percorso di alta qualifica professionale per poi trovare occupazione in un settore sempre più strategico per l’industria come quello dei semiconduttori.