“C’è una questione sociale, i salari italiani sono tra i più bassi in Europa e sono quelli cresciuti meno, questa debolezza strutturale a cui si aggiunge la precarietà arriva in un momento di inflazione da allarme rosso”. Lo dice il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo all’agorà ‘Retribuzioni giuste. La dignità del lavoro e del salario tra crisi e transizioni‘. Per Letta i salari sono “troppo bassi e ingiusti”.
“L’inflazione sta mordendo e purtroppo ci accompagnerà nei prossimi mesi, ma non è colpa della resistenza degli ucraini, sta passando un messaggio che la colpa dell’inflazione è del fatto che c’è una resistenza. No, la colpa è di chi ha invaso, è della guerra di Putin”, sottolinea il segretario del Pd.
“Orlando non ricatta nessuno, chiediamo intervento a Governo”
“Noi- precisa- chiediamo al governo di intervenire strutturalmente. Non c’e’ nessun ricatto da parte del ministro del lavoro che sta facendo un lavoro che sosteniamo e che vuole aiutare le imprese a dare ai dipendenti dei salari migliori grazie alla decontribuzione. Ci aspettiamo– conclude Letta- questa settimana un intervento per proteggere i salari, il potere acquisto, sull’inflazione e poi qualcosa di più strutturale“.
“Riduzione cuneo fiscale sia strutturale per aumentare salari”
“Serve un intervento strutturale sul cuneo fiscale come il governo ha iniziato a fare, il passo deve essere strutturale e di lungo periodo, vogliamo rilanciare questo tema”. Per Letta agire sul cuneo “vuole dire riduzione dei contributi” e deve essere una “modalità per aumentare i salari“. Infine invita tutti al “dialogo sociale”.
– Agenzia DiRE –