Aldo Persi Tartolino lavora in società di consulenza multinazionali da oltre 16 anni. Laureato in Economia presso la Federico II e con un Master in Service Management, dopo un’ esperienza in ambito marketing e commerciale, approda alla consulenza di direzione in una delle Big Four, dove in soli 4 anni acquisisce il ruolo di Manager, con riconoscimento da parte del Board internazionale.
Ha accompagnato e supportato svariate aziende leader nei mercati di riferimento, nonché nel settore pubblico, in importanti programmi di cambiamento nei quali ha gestito progetti complessi per dimensione, spesso anche di portata internazionale. Successivamente prosegue la sua carriera come Partner in società specializzate in HR Consulting, focalizzandosi su tematiche di Risorse Umane e Formazione.
Nel 2008 entra in Bip, con la responsabilità di sviluppare e strutturare una nuova linea di offerta e servizi in ambito Human Capital e Formazione. In soli 4 anni ha lanciato la nuova divisione Bip Institute, di cui è Responsabile, specializzata in ambito Human Capital ed Education. Cura i rapporti con Università, Business School, Enti ed Istituzioni per il lancio di master specialistici e programmi di alta formazione, nonché per l’organizzazione di eventi su temi di business.
Business Integration Partner è una delle principali realtà italiane di consulenza aziendale. Tra le sue molteplici attività, vi è anche una proficua attività di alta formazione manageriale realizzata attraverso il BIP Institute. Ci può spiegare in cosa consistono, molto concretamente, le attività del vostro istituto di formazione e a chi si rivolge?
Bip Institute è la business unit del gruppo specializzata nella consulenza in ambito HR, in interventi di change management, nell’ideare sistemi per lo sviluppo delle competenze e nel progettare interventi formativi mirati.
Il team di professionisti Bip Institute, specializzato in Human Capital & Education, è impegnato in progetti di consulenza anche a carattere internazionale in particolare in ambito Organizzazione, Sviluppo e Formazione. La nostra peculiarità consiste nel mettere a disposizione dei nostri clienti un team multiskills, composto da consulenti, formatori e coach di elevata seniority, in grado di integrare le competenze di business e di industry con i modelli per lo sviluppo delle competenze.
Proponiamo un framework metodologico in grado di gestire efficacemente tutte le variabili necessarie ad organizzare efficacemente gli interventi formativi.
Infatti, il team di professionisti impiegato da Bip Institute ha una duplice “anima”:
- Management Consulting, fondamentale per trasmettere il cosiddetto “approccio consulenziale” nella progettazione dei contenuti con una chiara conoscenza del contesto aziendale e dello scenario di riferimento.
- Human Capital, indispensabile per approcciare con tecniche innovative e metodologie strutturate i temi formativi che verranno trattati con il supporto di formatori, psicologi, coach esperti, subject matter experts, testimonial aziendali.
Attraverso i nostri interventi, infatti, ci poniamo l’obiettivo di accompagnare le aziende affinché accadano le cose e si possano misurare i cambiamenti desiderati.
I nostri servizi si rivolgono sia ad aziende del mondo pubblico e privato e gli interventi che proponiamo sono di diversa natura: ad esempio Academy per neo assunti e/o middle management, formazione specialistica per accrescere le competenze legate al business. Raramente offriamo formazione a catalogo proprio perché crediamo fortemente che la formazione debba essere progettata e ideata sulle esigenze e le specificità dei clienti.
Voi siete una sorta di palestra “mentale” per le risorse umane delle aziende. Cosa chiedono principalmente le aziende che sono interessate ai servizi del vostro Istituto? Avete anche una sorta di “mentalità vincente” che trasmettete nei vostri corsi?
L’approccio alla formazione è cambiato negli ultimi anni. Una volta le aziende ricorrevano molto di più alla formazione a catalogo, ad iniziative legate all’outdoor per accrescere lo spirito di squadra in modo ludico. Ora, a causa della crisi, i budget sono ridotti e le aziende ci chiedono sempre più formazione mirata e aderente al business di riferimento, che possa supportarli concretamente nello sviluppo di progettualità in contesti complessi e ad alta competitività. Un esempio distintivo è legato al mondo Energy: supportiamo primarie aziende del settore attraverso academy e percorsi didattici che permettano di accrescere le conoscenze del mercato e le competenze manageriali che aiutino ad accrescere l’orientamento e la retention del cliente. Nell’ultimo anno, c’è stata una crescente richiesta di corsi on-line che permette di formare un numero elevato di persone riducendo notevolmente i costi di formazione. Ciò che cerchiamo di trasmettere attraverso i nostri corsi è la capacità di trovare la “passione” ed il “coraggio” di fare e di mettersi in gioco soprattutto in momenti come questi, caratterizzati da forte incertezza.
Si parla sempre più spesso di capitale umano, di talenti, di sviluppo e crescita delle risorse umane e sempre meno di dipendenti in senso stretto. L’asse dell’attenzione strategica delle aziende sembra spostarsi progressivamente verso un’attenzione convinta verso la dimensione umana dell’organizzazione della produzione. Conferma questa tendenza e soprattutto, come cambia il rapporto di lavoro in questo nuovo scenario?
L’attenzione al capitale umano e l’importanza di gestire e trattenere i talenti non è una novità, tant’è che le aziende di medie e grandi dimensioni hanno investito molto su queste tematiche tra la fine degli anno ’90 ed il 2000, attraverso l’introduzione di sistemi professionali su cui basarsi per gestire lo sviluppo del capitale umano. Diciamo che ora, con un mercato del lavoro poco dinamico e in forte contrazione le aziende puntano sempre più nel cercare di valorizzare le proprie risorse e ricorrere meno al mercato del lavoro. Oramai ciò a cui si assiste anche nel mondo della Pubblica Amministrazione è un rallentamento dei così detti “rimpiazzi”: molto spesso le persone che escono per raggiungimento dei limiti di età e per pre-pensionamento non vengono sostituite tramite nuove assunzioni, ma si cerca di far crescere le risorse dell’interno senza tuttavia aumentare l’organico. Nei momenti in cui ci sono picchi di attività è ormai consuetudine delle aziende ricorrere al contributo della consulenza o di professionisti free lance, che in quanto tali, non rappresentano un costo fisso e garantiscono flessibilità ed è adattabilità.
BIP Institute partecipa con propri docenti e nelle attività didattiche di numerosi Master universitari in diversi ambiti del business e del management, rivolti principalmente a giovani neolaureati. Quali sono i suoi consigli per i giovani che sono alla ricerca del giusto Master e in procinto di entrare nel mondo del lavoro?
Bip Institute, grazie alle attività di ricerca e osservatori di settore, ha sviluppato importanti programmi di alta formazione e master specialistici post-lauream, riconosciuti per il contenuto altamente specialistico oltre che dai Clienti anche dalle principali Business School. È attiva anche nella pubblicazione di libri tematici, tra i quali “Evoluzione del ruolo del CFO” e “Management dell’Energia”.
Tra le varie iniziative organizziamo master specialistici: lo scorso 15 aprile è partita ad esempio l’ottava edizione del Master Energy, Environment & Communication organizzato con la IULM a Milano, che ha selezionato 16 partecipanti di alto potenziale per prepararli ad operare come futuri manager in aziende del settore energetico.
Per i giovani è molto difficile orientarsi in questa sconfinata offerta di master di tutti i tipi! Il mio consiglio è di verificare quali sono le aziende che sostengono il master offrendo borse di studio e confrontarsi con gli allievi delle edizioni precedenti per verificare se concretamente hanno trovato sbocchi nel mondo del lavoro o comunque sono stati sostenuti in questo iter verso il placement.
Per saperne di più: www.businessintegrationpartners.com