Nel secondo trimestre 2019, il tasso di posti vacanti destagionalizzato rimane stabile, rispetto al trimestre precedente, all’ 1,1% nel complesso delle attività economiche e all’ 1,0% e all’1,1% rispettivamente nei due settori aggregati dell’industria e dei servizi. E’ quanto rileva l’Istat all’interno del tema “Lavoro e retribuzioni\Occupazione dipendente e retribuzioni”, nella nota “Posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi – stime preliminari.”
Tasso di posti vacanti. Si tratta del rapporto percentuale fra numero di posti vacanti e somma di posti vacanti e posizioni lavorative occupate. – spiega l’Istituto – I posti vacanti misurano le ricerche di personale che alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre) sono già iniziate e non ancora concluse. Sono, infatti, quei posti di lavoro retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al di fuori dell’impresa interessata e sia disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.
Le rilevazioni. I dati si riferiscono ai posti vacanti per lavoratori dipendenti nelle imprese con almeno 10 dipendenti dell’industria e dei servizi. – dice l’Istat – Sono stati prodotti sulla base di due rilevazioni: quella mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese, per le imprese con almeno 500 dipendenti dell’industria e dei servizi; quella trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate, per le imprese con 10-499 dipendenti dell’industria e dei servizi. L’Istituto conclude che le prossime stime preliminari del tasso di posti vacanti nell’industria e nei servizi, riferite al terzo trimestre 2019, saranno pubblicate il prossimo novembre.