Nel secondo trimestre dell’anno 2019 si registra un incremento del numero dei certificati medici, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia per il settore privato (+6,8%) che per il settore pubblico (+7,6%). A livello territoriale per entrambi i settori l’incremento risulta più consistente al Centro: +8,4% per il settore privato, +8,9% per il settore pubblico. E’ quanto rileva l’Inps, pubblicando i dati del Polo unico di tutela della malattia.
L’attività di verifica dello stato di malattia. Nel secondo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, – spiega l’Inps – si registra un sensibile incremento del numero di visite per il settore pubblico del Polo unico (+33,9%) e un più modesto incremento per il settore privato (1,9%). In termini relativi per il secondo trimestre 2019 si conferma la notevole differenza del numero di visite mediche del settore pubblico rispetto a quello del settore privato (rispettivamente 104 e 38 ogni mille certificati); da un confronto tendenziale emerge che nel secondo trimestre 2019 il numero medio di visite per il settore pubblico è in aumento mentre quello del settore privato rimane stabile.
Il tasso di idoneità. Esso misura il numero di visite con esito idoneità al lavoro rispetto al numero di visite effettuate: per il secondo trimestre 2019 ogni cento visite effettuate nel pubblico, 34 risultano con esito di idoneità, contro 18 nel privato. – commenta l’Inps – Da un confronto tendenziale, nello stesso trimestre del 2019 si registra una leggera diminuzione del tasso di idoneità per entrambi i settori ma maggiormente nel settore privato, passando da 20 visite con idoneità nel secondo trimestre 2018 a 18 visite con idoneità nello stesso periodo del 2019.
Il tasso di riduzione della prognosi. Altro indicatore importante nel valutare gli effetti delle visite è il tasso di riduzione della prognosi che misura il numero di visite con riduzione della prognosi rispetto al numero di visite effettuate. Tale indicatore – continua l’Inps – risulta essere basso e in diminuzione per entrambi i settori e in particolare quello del pubblico è molto inferiore rispetto a quello del privato (più del doppio).
Il settore privato. Il numero medio di giorni di riduzione prognosi nel secondo trimestre 2019 risulta essere per entrambi i settori pari circa a 5 giorni. Da un confronto tendenziale si rileva che nel settore privato – conclude l’Inps – tale numero medio è in aumento da 5 giorni nel secondo trimestre 2018 a 5,5 giorni nel secondo trimestre 2019.