La popolazione straniera residente in Europa, al primo gennaio 2018, si concentra maggiormente in cinque nazioni: Germania (9,679 milioni, pari all’11,7% della popolazione residente), Regno Unito (6,286 milioni, 9,5%), Italia (5,144 milioni, 8,5%), Francia (4,687 milioni, 7,0%) e Spagna (4,563 milioni, 9,8%).
E’ quanto si apprende nel nono rapporto annuale sull’impiego degli stranieri, messo a punto dalla Direzione generale dell’Immigrazione ed Integrazione del ministero del Lavoro, che sarà presentato questo pomeriggio a Montepulciano (Siena), nell’ambito della manifestazione ‘Luci sul lavoro’.
L’aspetto significativo che emerge è che nella quasi totalità dei Paesi Ocse, i lavoratori immigrati si concentrano su professioni poco qualificate. In Italia – conclude il rapporto – poco meno dell’80% è impiegato come operaio, percentuale che, nel caso degli occupati nativi, scende a poco più del 30%.